Ora io non guardo che un punto bianco
su una lavagna scancellata.
Questa poesia brevissima è stata scritta da Leonardo Sinisgalli (1908-1981) e fa parte del volume "Il passero e il lebbroso" che il poeta lucano pubblicò nel 1970. Col passare degli anni i versi di Sinisgalli, esponente di spicco dell'ermetismo, andarono sempre più verso una sintesi, una scarnificazione che s'avvicina all'epigrammaticità. In questo caso è intuibile uno stato di fissità oculare, forse sintomo di stanchezza, forse di apatia o forse di chiusura. La lavagna scancellata però fa pensare al periodo scolastico e quindi i due versi potrebbero essere riferiti ad un ricordo lontano; ma l'avverbio di tempo con cui inizia la poesia fa riferimento al presente e quindi ad una situazione diversa. Questa difficile interpretazione conferma che Sinisgalli mantenne, in qualche modo, la sua caratteristica ermeticità anche nelle opere più tarde.
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