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"L'arcobaleno", Zanichelli, Bologna 1900 (1920).
"Lo specchio e la falce", Treves, Milano 1907.
"La meridiana", Taddei, Ferrara 1920.
"La fronda oscillante", Bemporad, Firenze 1923.
"La via delle stelle", Alpes, Milano 1927.
"Ultimi canti", Treves-Treccani-Tumminelli, Milano-Roma 1933.
Presenze in antologie
"Dai nostri poeti viventi", 3° edizione, a cura di Eugenia Levi, Lumachi, Firenze 1903 (pp. 235-245).
"Antologia della lirica italiana", a cura di Angelo Ottolini, R. Caddeo & C., Milano 1923 (pp. 400-401).
"Poeti d'oggi: 1900-1925", 2° edizione, a cura di Giovanni Papini e Pietro Pancrazi, Vallecchi, Firenze 1925 (pp. 17-123).
"Le più belle pagine dei poeti d'oggi", 2° edizione, a cura di Olindo Giacobbe, Carabba, Lanciano 1928 (vol. 5, pp. 20-35).
"La nuova poesia religiosa italiana", a cura di Gino Novelli, La Tradizione, Palermo 1931 (pp. 248-254).
"Antologia della lirica contemporanea dal Carducci al 1940", a cura di Enrico M. Fusco, SEI, Torino 1947 (pp. 181-184).
"Antologia della lirica italiana. Ottocento e Novecento", nuova edizione, a cura di Carlo Culcasi, Garzanti, Milano 1947 (pp. 211-214).
"La lirica moderna", a cura di Francesco Pedrina, Trevisini, Milano 1951 (pp. 540-545).
"Un secolo di poesia", a cura di Giovanni Alfonso Pellegrinetti, Petrini, Torino 1957 (pp. 226-229).
"L'antologia dei poeti italiani dell'ultimo secolo", a cura di Giuseppe Ravegnani e Giovanni Titta Rosa, Martello, Milano 1963 (pp. 163-168).
"Poeti simbolisti e liberty in Italia", a cura di Glauco Viazzi e Vanni Scheiwiller, Scheiwiller, Milano 1967-1972 (vol. 3, pp. 139-144).
"Poeti italiani del XX secolo", a cura di Alberto Frattini e Paolo Tuscano, La Scuola, Brescia 1974 (pp. 118-122).
"Dal simbolismo al déco", a cura di Glauco Viazzi, Einaudi, Torino 1981 (tomo secondo, pp. 341-346).
"Otto secoli di poesia italiana", a cura di Giacinto Spagnoletti, Newton Compton, Roma 1993 (pp. 593-594).
Testi
MISTERO
Guardo. La notte, azzurramente pura,
sparsa di stelle, ha un intimo chiaror.
Splendi, o gran tempio della dea Natura,
coi mille e mille lampadarii d'òr!
Guardo: e il mio petto si sgonfia e sospira.
Qual nuova ambascia, qual ansia m'opprime?
(Nell'ombra, intorno, un fremito s'aggira:
scuoton, sognando, gli alberi le cime. )
Onde un'arcana tristezza in quest'ora
mistica, o notte, m'invade così?
Su dall' ignoto per certo vapora:
non aspra; vaga e sottile, bensì.
Passa: ed un' eco di cose lontane