VINCENZO FAGO (Taranto 1875 - Roma 1940). Poeta, critico letterario e insigne bibliotecario, nel 1905 pubblicò un elegante volume di versi: Discordanze denso di atmosfere dannunziane e decadenti.
LUIGI FALLACARA (Bari 1890 - Firenze 1963). Si laureò a Firenze, lì frequentò intellettuali che scrivevano su "La Voce" e su "Lacerba", tra questi anche Giovanni Papini. Convertitosi al cristianesimo, scrisse poesie dagli accenti mistici. In parte legate al simbolismo sono le sue prime raccolte poetiche: Primo vere (1908), Illuminazioni (1925).
AUGUSTO FERRERO (Bologna 1866 - 1924). Laureato in legge, giornalista, fu redattore capo de "La Tribuna" e collaboratore di "Nuova Antologia"; nel 1893 pubblicò un libro di poesie: Nostalgie d'amore che evidenziano un temperamento romantico non distante dalle tematiche della poesia moderna. Interessanti i suoi Versi sull'Arte che comparvero sulla rivista "Nuova Antologia".
LIONELLO FIUMI (Rovereto 1894 - Roverchiara 1973). Assertore del "liberismo poetico", amico di Corrado Govoni, fece parte del cenacolo dei poeti di Verona e Ferrara attivo nella seconda decade del Novecento. Poeta a metà crepuscolare e a metà futurista pubblicò le seguenti raccolte di versi: Polline (1914), Mussole (1920), Tutto cuore (1925).
ARTURO FOÀ (Cuneo 1877 - 1944). Poeta, narratore, autore di testi teatrali e critico letterario, nel 1912 pubblicò la sua raccolta poetica più importante: Le vie dell'anima che risente del clima crepuscolare torinese.
ALCEO FOLICALDI (Roberto Cassinis, Lugo di Romagna 1900 - ivi 1952). Giovanissimo aderì al movimento futurista, infatti compare nell'antologia Nuovi poeti futuristi (1925). Aveva iniziato con versi e prose liriche di ascendenza simbolista (Imbastiture, 1922; I piccoli segni di Afrodite, 1925).
ENRICO FONDI (1881 - 1953). Insegnante e critico musicale, collaborò assiduamente con la rivista "Poesia", dove uscirono molte sue poesie. Perfettamente inserito nel clima culturale del suo tempo, scrisse versi legati alla poetica simbolista e liberty.
RICCARDO FORSTER (Zara 1869 - Napoli 1939). Perseguitato in patria perché irredentista dalmata, si trasferì a Napoli dove collaborò come critico teatrale a varie riviste tra cui "Il Mattino". Pubblicò un libro di poesie: La fiorita (1905), per lo più sonetti che rivelano un gusto tardo-scapigliato e neoromantico.
ALDO FUMAGALLI (? - ?). Poeta di cui si sa poco o nulla, nel 1913 pubblicò un volume di poesie dal titolo: Arcate, la cui prefazione è di Gian Pietro Lucini. I versi di questa raccolta rivelano suggestioni decadenti e una sottile vena di malinconia.
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