ADA NEGRI (Lodi 1870 - Milano 1945). Maestra elementare, divenne famosa poetessa con le raccolte: Fatalità (1892), Tempeste (1895), Maternità (1904), Dal profondo (1910), Esilio (1914), Il libro di Mara (1919). I suoi versi denotano una ascendenza tardoromantica che via via si trasforma in colloquio interiore.
ENRICO NENCIONI (Firenze 1837 - Ardenza 1896). Poeta e saggista, amico di Giosue Carducci, fu redattore del "Fanfulla della Domenica" e collaboratore della "Nuova Antologia". Scrisse versi di gusto estetizzante che raccolse nel volume: Poesie (1880).
ANGIOLO SILVIO NOVARO (Diano Marina 1866 - Imperia 1938). Scrittore e poeta, pubblicò volumi di poesie e prose dalle tonalità crepuscolari e pascoliane. Tra le opere in versi spiccano: La casa del signore (1905) e Il cuore nascosto (1920).
PIER LUDOVICO OCCHINI (Arezzo 1874 - ivi 1941). Politico, giornalista e poeta italiano, laureatosi in legge, iniziò a collaborare col "Marzocco" e con il "Regno"; nazionalista convinto, ricprì importanti cariche politiche. Scrisse versi in gioventù raccolti nei volumi: Ghirlanda minima (1894) e Biscuits de Sèvres (1897) che risentono del clima decadente e simbolista.
DOMENICO OLIVA (Torino 1860 - Sestri Ponente 1917). Giornalista, critico, librettista e poeta, dopo essersi laureato in giurisprudenza professò il giornalismo con ottimi risultati; fondò "L'Idea Liberale" e diresse "Il Corriere della Sera". Nelle sue poesie si notano accenti tardoromantici e scapigliati. Opere poetiche: Poesie (1889), Il Ritorno (1896).
ARTURO ONOFRI (Roma 1885 - ivi 1928). Poeta, lavorò per lungo tempo alla Croce Rossa; fondò la rivista "Lirica" e collaborò alla "Vita Letteraria" e alla "Diana". Dopo le prime raccolte influenzate dalla poesia di D'Annunzio e di Pascoli, si orientò dapprima verso un frammentismo impressionista, quindi, la lettura delle opere di R. Steiner lo fece indirizzare verso un tipo di poesia trascendente e esoterica che anticipa l'ermetismo. Opere poetiche: Liriche (1907), Poemi tragici (1908), Canti delle oasi (1909), Liriche (1914), Orchestrine (1917), Arioso (1921), Le trombe d'argento (1924), Terrestrità del sole (1927), Vincere il drago! (1928), Simili a melodie rapprese in mondo (1929), Zolla ritorna cosmo (1930), Suoni del Graal (1932), Aprirsi fiore (1935).
LUIGI ORSINI (Imola 1875 - ivi 1954). Poeta, prosatore e librettista, scrisse poesie che spaziano su più di un argomento, in particolare: il civile, il contemplativo e il religioso. Opere poetiche: Da l'alba al tramonto (1901), I Canti delle Stagioni (1905), Le campane di Ortodonico (1921).
ANGIOLO ORVIETO (Firenze 1869 - ivi 1968). Poeta, saggista, librettista e drammaturgo, fu cofondatore della "Vita Nuova" e del "Marzocco". Nelle sue poesie si nota una attenzione particolare alla musicalità unita ad una predominanza di atmosfere esotiche. Opere: La sposa mistica (1893), Sposa mistica. Il velo Sposa di Maya (1898), Verso l'Oriente (1902), Le sette leggende (1912), Primavere della cornamusa (1925).
NINO OXILIA (Torino 1889 - Monte Tomba 1917). Poeta e commediografo italiano, famoso per aver scritto, insieme ad Alessandro Camasio, la commedia Addio giovinezza!, è autore di due volumi poetici: Canti brevi (1909) e Gli orti (postumo, 1918) che si caratterizzano per modi crepuscolari e qualche accento futurista.
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