domenica 9 ottobre 2011

A ritroso

Felicità spensierata dell'età infantile, da quanto tempo ti ho perduto! Io ormai non vivo che del tuo ricordo non ancora sbiadito, bensì vivo, vivissimo...
Si correva sui campi di terra per calciare un pallone, tutto il mondo era nel sole, nelle rondini, nei giochi antichi.
Tempi miei, dove siete andati, in quale mondo io vi vedo attraverso occhi già stanchi, senza speranza...
Unica e vera vita mia, sei il cielo azzurro dove appare un ramo fiorito di primavera. Sei il vento che porta le foglie morte, la pioggia fresca che sa di terra.
Ogni giorno io torno nel paese che non tornerà.

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