lunedì 19 marzo 2012

Da "Ricordi di scuola" di Giovanni Mosca

L'albero del cortile ha messo da qualche giorno le prime foglie, di quel verde tenero, fresco fresco, che si vede solo nei primissimi giorni di primavera, ed è un miracolo che dura poco, nemmeno dall'alba al tramonto, e di questo breve tempo c'è forse un'ora, e di quest'ora un minuto, un istante in cui il miracolo di quel verde raggiunge la sua pienezza. Foglioline piccole che appena ardiamo guardare, ma senza toccarle, tanto è delicato quel colore che, senza che gli occhi lo avvertano, ma il cuore, sì, già non è più quello dell'istante prima, e domani sarà già offuscato, come se un'ombra vi si fosse posata, e del fresco, tenero miracolo non rimarrà che il ricordo, il rimpianto... Foglioline che spiccano, rade, sul bruno dei rami quasi nudi ancora, e anche nell'ombra sembra che il sole le illumini.

(Da "Ricordi di scuola" di Giovanni Mosca, 31° edizione, Rizzoli, Milano 1972, p. 129)

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