sabato 2 giugno 2012

Pini

All'estremo orizzonte, i grandi pini
se n'andavano curvi, in lunga traccia,
a uno a uno come pellegrini;
e ciascuno recava per bisaccia,
alto sopra la livida brughiera,
una nuvola d'oro della sera.

(Da "Ariele" di Diego Valeri, Mondadori, Verona 1924, p. 15)


Spesso i migliori esiti della poesia di Diego Valeri si ritrovano in pochi versi che contengono immagini nate da una ineguagliabile e inaspettata fantasia. È il caso di "Pini", una poesia semplice in cui gli alberi vengono sottoposti ad una personificazione, divenendo così, nell'immaginario di chi li vede come non li vedono gli altri, dei pellegrini curvi che camminano in fila indiana lungo una brughiera e si portano sulle spalle delle bisacce, che in realtà sono nuvole, presenti e osservate da Valeri al di sopra degli alberi stessi: all'ultimo orizzonte.

Nessun commento:

Posta un commento