lunedì 23 gennaio 2012

Poeti dimenticati: Olinto Dini

Piatto anteriore di "Natura e anima"

Olinto Dini nacque a Castelnuovo di Garfagnana nel 1873 e vi morì nel 1951. Di nobili origini, studiò dapprima a Lucca, poi a Pisa, dove si laureò in Lettere. Professò l'insegnamento in svariati istituti scolastici prima di ritirarsi, a soli 47 anni, nella sua terra natale. Pubblicò molti volumi di poesie, a cominciare dal 1900, fino all'anno della sua morte. Sebbene le sue liriche, spesso in forma epigrammatica, posseggano molte qualità e si leggano volentieri, fu sempre ignorato dai più, e fu conosciuto soltanto dai pochi (avveduti) suoi estimatori.
 
 
Opere poetiche
"Alcune poesie", Mariotti, Pisa 1900.
"Poesie", Bemporad, Firenze 1902.
"Nuove Poesie", Rosa, Castelnuovo Garfagnana 1903.
"Sonetti apuani", Rosa, Castelnuovo Garfagnana 1905.
"Fremiti e sogni", Lapi, Città di Castello 1909.
"Due Vite", Lapi, Città di Castello 1914.
"Vita e Sogno", «L'Eroica», Milano 1920.
"Natura e anima", «L'Eroica», Milano 1926.
"Epigrammi lirici", «L'Eroica», Milano 1928.
"Ombre e Fulgori", «L'Eroica», Milano 1929.
"Dal mio Romitaggio", «L'Eroica», Milano 1932.
"Biancofiore", «L'Eroica», Milano 1933.
"Tormenti e Consolazioni", «L'Eroica», Milano 1934.
"Voci della mia Sera", «L'Eroica», Milano 1937.
"Fervori e Raccoglimenti", «L'Eroica», Milano 1938.
"Fonte Vivo", «L'Eroica», Milano 1942.
"Contrasti e Armonie", «L'Eroica», Milano 1948.
"Dal Villino dei Sogni", «L'Eroica», Milano 1950.
"Quattro Poemetti", «L'Eroica», Milano 1951.
"Poesie", Edizioni d'Arte, Bergamo 1971.
 
 
Presenze in antologie

"Antologia della lirica italiana", a cura di Angelo Ottolini, R. Caddeo & C., Milano 1923 (pp. 356-357).
"Adunata della poesia", seconda edizione, a cura di Arnolfo Santelli, Editoriale Italiana Contemporanea, Arezzo 1929 (pp. 236-238).
 
 
Testi

DOPO IL NEMBO

Spiovve; e col nembo dileguò la mia
malinconia.
Ho lieto il cuore, ho fresche le pupille,
e novello m'appar questo che tante
volte ho percorso silvano cammino.
Guardo e sorrido; e all'anima sognante
mi son le stille della pioggia stille
di rugiada, e m'è il vespero un mattino.

(Da "Dal mio romitaggio")


10 commenti:

  1. Da poco ho letto poesie di questo delicato poeta ed ho immediatamente provato la necessità di leggere dell'altro. Sembra molto difficile e fanno eccezione solo alcuni volumetti de L'eroica trovati in quelle poche (mi dispiace dirlo) biblioteche in Garfagnana che ne sono provviste e, ancor meno, che funzionano.

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    1. Nel sito www.maremagnum.com si trovano diversi libri poetici di Olinto Dini, alcuni dei quali a prezzi bassi. Non mi è parso però di vedere il volume riepilogativo "Poesie" (Edizioni d'Arte, Bergamo 1971), in cui è possibile, tramite un'ampia selezione dell'opera poetica di Dini, apprezzare in modo più esauriente l'arte di questo poeta giustamente da lei definito "delicato".

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    3. E' vero, grazie dell'informazione.
      Mi potrà essere utile anche se i "prezzi bassi" (o che così li considero io) sono applicati ad un numero limitato di libri.

      Il modo per farsi una idea generale di un poeta, o anche di qualsiasi artista, è certamente quello di poter esaminare una selezione delle sue opere. In campo discografico queste vengono definite "compilation" e se è vero che soddisfano la prima necessità, diventano man mano inutili (oppure utili a solo scopo di collezione) man mano che essa cresce.

      Prevedendo questo, il mio intento rimane quello di apprezzare una ad una tutte le opere che mi riuscirà.
      In piccola parte mi è già riuscito, perché grazie alle biblioteche comunali della zona che sono veramente operative (poche), ho potuto prendere in prestito per un tempo adeguato diversi volumi che ho avuto per compagni di vacanza e che restituendoli ho dovuto salutare.
      Ne ho acquistato uno ancora e prevedo che ciò aumenterà il mo desiderio d'averne altri.

      Di Olinto Dini però è molto bello leggere la biografia e con quanto affetto e dedizione l'ha voluta scrivere Renato Majolo.

      Io definisco Olinto Dini "un pittore che dipingeva in versi".
      Difatti nel leggere i suoi scritti, si riescono a riconoscere luoghi già visitati e sensazioni già provate e si sente il bisogno di improvvisarsi pittori per dare uno sfogo ai forti richiami che i suoi versi producono.

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    4. Sono d'accordo, la medesima necessità l'ho provata anch'io per quel che concerne la poesia dei cosiddetti crepuscolari e per altri poeti più o meno coetanei di Olinto Dini come Diego Angeli, Cosimo Giorgieri-Contri e Guelfo Civinini; anche a me la cosa è riuscita in parte, ma spero ancora di completare questa mia ricerca. Riguardo al pittore-poeta Dini, direi che è azzeccata in pieno, d'altronde sono molti i poeti italiani che affiancarono alla loro produzione poetica anche una produzione pittorica concreta (non so in verità se anche Dini rientri in questa categoria); le due arti infatti possono, in certi casi, sovrapporsi benissimo.

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    5. Temo di averti dato l'impressione di un esperto, ma in verità non sono avvezzo a leggere poesie.
      Per Olinto Dini ho fatto una eccezione solo allo scopo di conoscere meglio il contesto in cui hanno vissuto e si sono formati alcuni pittori, con cui il poeta è stato in strettissimo contatto.

      Ciò che mi dispiace moltissimo è che i libri con le sue poesie non si trovino con facilità e che anno dopo anno possano addirittura andar perduti. Questo vale per tutti i libri non più attuali, dei quali non esiste una versione digitale, facilmente distribuibile e conservabile.

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    6. Purtroppo è vero e dispiace anche a me, seppur vi sia già qualche sito che sta pubblicando molte versioni digitali (comprese quelle in italiano) di opere letterarie del passato famose e non.

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    8. Si, è vero ed è una cosa che apprezzo moltissimo, ma a cui ho contribuito pochissimo.
      Tuttavia, per la pubblicazione è necessario attendere che decadano i diritti di autore che ad occhio e croce durano 70 anni a partire dalla morte dell'autore ed in casi specifici di più.
      Nel caso di Olinto Dini mi angustia il fatto che mentre come lei sottolinea è "dimenticato" i pochi volumetti con le sue poesie vanno via via riducendosi di numero, ma non è ancora trascorso abbastanza tempo per digitalizzarli.
      Il mio terrore è che quando sarà libero il loro recupero in digitale ed anche la loro circolazione, alcuni quei libri potrebbero non esistere più.
      Quello che riduce leggermente questa angoscia è la speranza che si riesca a "scovare" chi possiede e magari ha collezionato le opere di poeti "dimenticati" e che consenta a metterli a disposizione.

      Questa "caccia al tesoro" potrebbe cominciare fin d'ora.

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