Ieri ho visto una bestia
tra le immondizie
del mio cortile,
crcava cibo.
Quando trovava qualcosa
senza guardare né odorare,
la inghiottiva con voracità.
Non era né un cane, né un gatto,
né un topo.
La bestia, Dio mio, era un uomo!
Questa poesia è di Manuel Bandeira (Recife 1886 - Rio de Janeiro 1968); poeta brasiliano molto famoso, fu attratto inizialmente dalla lirica simbolista, per poi seguire altre strade, fino a giungere al movimento modernista. Il suo linguaggio poetico è estremamente semplice, per nulla artefatto ed i suoi temi si riferiscono spesso alla triste e dura realtà del suo paese natale ed in particolare di Rio de Janeiro, città dove visse di più.
Non servono molte spiegazioni per la poesia riportata sopra, chi non ha mai visto delle povere persone ridursi a cercare il cibo tra i rifiuti, chi non ne è rimasto intristito ed anche meravigliato o indignato. Probabilmente la stessa cosa è capitata a Bandeira in un paese, il Brasile, ben noto per la totale miseria in cui vivono larghe fasce della popolazione; quando un solo essere umano vive in condizioni di estrema indigenza vuol dire che la società così come è stata impostata non va bene, perchè sulla Terra oggi come ieri si produce abbastanza cibo per sfamare l'intera popolazione mondiale. Parole e considerazioni del tutto inutili, verissimo, ma è sempre il caso di affermarle.
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