Vi è un folto gruppo di poeti italiani che pubblicò libri di versi tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, e che rimane sempre (o quasi) escluso dalle antologie della poesia italiana, sia che riguardino il XIX secolo, sia il XX secolo. Eppure questi scrittori ebbero, ai loro tempi, un vasto pubblico di lettori e non gli mancarono neppure i consensi e i giudizi favorevoli di critici insigni; a qualcuno di loro non fu perdonato l'appoggio (in alcuni casi quasi velato) al regime fascista, altri caddero ben presto nel dimenticatoio o furono ritenuti dagli addetti ai lavori, una sorta di emulatori della poesia ottocentesca quando questa era ormai fuori tempo massimo. Al di là di questi discorsi e delle ragioni, probabilmente anche giuste, per cui questi poeti sono stati e sono tutt'ora esclusi da qualsiasi repertorio poetico recente riguardante i due secoli appena trascorsi, è a mio avviso doveroso ricordarli, per lo meno in quanto "meteore" o "lampi" di un'epoca (quella a cavallo dei due secoli prima citati) forse poco ricordata in generale dai testi di storia letteraria italiana. Rammenterei poi un aneddoto interessante: quando Giovanni Papini e Pietro Pancrazi nel 1920 fecero uscire la famosa antologia da loro curata Poeti d'oggi, molti furono i critici autorevoli che lamentarono l'assenza nella suddetta selezione antologica di alcuni poeti e scrittori, tra questi vi erano letterati come Giovanni Bertacchi, Giovanni Cena, Francesco Gaeta, Pietro Mastri, che, a grande richiesta, trovarono poi spazio nella seconda edizione (1925) dell'antologia suddetta. Ecco infine l'elenco, comprendente una breve biobibliografia, dei poeti in questione.
GIOVANNI BERTACCHI (Chiavenna 1869 - Milano 1943). Dal 1916 al 1938 fu docente di letteratura italiana nell'Università di Padova, scrisse vari studi tra i quali spiccano quelli su Leopardi e su Dante Alighieri. I suoi libri di poesie sono: Il canzoniere delle Alpi (1895), Poemetti lirici (1898), Liriche umane (1903), Alle sorgenti (1906), A fior di silenzio (1912), Riflessi di orizzonti (1921), Il perenne domani (1929).
GIOVANNI CENA (Montanaro 1870 - Roma 1917). Fu giornalista, narratore e poeta; ricoprì per lungo tempo l'incarico dei Redattore-Capo nella rivista letteraria "Nuova Antologia". Pubblicò i seguenti volumi di versi: Madre (1897), In umbra (1899) e Homo (1907); postumo uscì il libro delle sue Poesie complete (1922).
GIOVANNI ALFREDO CESAREO (Messina 1860 - Palermo 1937). Poeta, drammaturgo, critico letterario e docente universitario, fu tra l'altro socio dell'Accademia di scienze, lettere ed arti di Palermo e socio corrispondente dell'Accademia della Crusca. Opere poetiche: Sotto gli aranci (1881), Le Occidentali (1887), Gl'inni (1895), Le consolatrici (1895), Poesie (1912), I canti di Pan (1920), Poemi dell'ombra (1923), Colloqui con Dio (1928).
ADOLFO DE BOSIS (Ancona 1863 - Pietralacroce 1924). Diresse la rivista "Il Convito", tradusse l'opera di Shelley e compose versi raccolti nei seguenti volumi: Amori ac silentio sacrum (1900), Amori ac silentio e Le Rime sparse (1914).
FRANCESCO GAETA (Napoli 1879 - ivi 1927). Giornalista e poeta oltre che critico (si occupò dell'opera di Salvatore Di Giacomo), fu direttore della rivista "I Mattaccini". Pubblicò le seguenti opere poetiche: Il libro della giovinezza (1895), Reviviscenze (1900), Sonetti voluttuosi e altre poesie (1906), Poesie d'amore (1920); fu Bendetto Croce a curare in edizione postuma le sue Poesie (1928).
DIEGO GAROGLIO (Montafia 1866 - Asti 1933). Letterato e insegnante, fu collaboratore delle riviste "Vita Nuova" e " Il Marzocco"; poeta dalla vena facile, pubblicò numerose raccolte, tra le quali: Poesie (1892), Poesie sorrentine (1893), Due anime (1898), Elena (1901), Canti sociali (1904), Sul bel fiume d'Arno (1912), Umanità (1922), Canti di Pietramala (1930), Canti delle Dolomiti (1930), La villa, il Parco, il podere (1930).
COSIMO GIORGIERI CONTRI (Lucca 1870 - Viareggio 1943). Fu poeta, narratore e drammaturgo; collaborò a molte riviste tra le quali "Nuova Antologia", "Hermes", "La Riviera Ligure", "La Lettura". Le sue poesie si trovano nei volumi: Versi tristi (1888), Il convegno dei cipressi (1895), Primavere del desiderio e dell'obio (1903), La donna del velo (1905), Mirti in ombra (1913), Il convegno dei cipressi e altre poesie (1922).
MARINO MARIN (Corcrevà di Bottrighe 1860 - Adria 1951). Ebbe un incarico importante nel comune di Adria che ricoprì per lungo tempo; collaborò al "Marzocco" ed a "Nuova Antologia". Pubblicò i seguenti volumi di versi: Humus (1892), Sonetti secolari (1896), Voci lontane (1898), Luci e ombre (1904), Narciso (1907), Le Opere e i Giorni (1920), Espiazione (1923), Rassegnazione (1927), La voce della gran Madre Antica (1933).
PIETRO MASTRI (Pirro Masetti, Firenze 1868 - ivi 1932). Poeta ed avvocato, collaborò alle riviste "Il Marzocco", "Nuova Antologia" e "Vita Nuova". Opere poetiche: Frammenti poetici (1893), L'arcobaleno (1900¹, 1920²), Lo specchio e la falce (1907), La meridiana (1920), La fronda oscillante (1923), La via delle stelle (1927), Ultimi canti (postumo, 1933).
ADA NEGRI (Lodi 1870 - Milano 1945). Inizialmente maestra elementare, trovò la fama dopo le prime opere poetiche: Fatalità (1892) e Tempeste (1895), cui seguirono: Maternità (1904), Dal profondo (1910), Esilio (1914), Il libro di Mara (1919), I canti dell'isola (1924), Vespertina (1930), Il dono (1935); postumo uscì un volume che raccoglie la sua intera opera in versi: Poesie (1948).
ANGIOLO ORVIETO (Firenze 1869 - ivi 1968). Poeta, saggista, librettista e drammaturgo, fu cofondatore della "Vita Nuova" e del "Marzocco"; scrisse molti versi raccolti nei volumi: La sposa mistica (1893), Sposa mistica. Il velo di Maya (1898), Verso l'Oriente (1902), Le sette leggende (1912), Primavere della cornamusa (1925), Il vento di Sion (1928), Il gonfalon selvaggio (1934).
FRANCESCO PASTONCHI (Riva Ligure 1874 - Torino 1953). Poeta, narratore e drammaturgo, dopo la laurea insegnò letteratura all'università di Torino. Opere poetiche: Saffiche (1892), Aurei distici (1895), La giostra d'amore e Le canzoni (1898), Italiche (1903), Belfonte (1903), Sul limite dell'ombra (1905), Il pilota dorme (1913), Il randagio (1921), Italiche. Nuove poesie (1923), Versetti (1930), Rime dell'amicizia (1943), Endecasillabi (1949).
DOMENICO TUMIATI (Firenze 1874 - Bordighera 1943). Poeta e drammaturgo, collaboratore del "Marzocco" della "Lettura" e di "Nuova Antologia", pubblicò i seguenti volumi di versi: Iris Florentina (1895), Musica antica per chitarra (1897), Poemi lirici (1902), Musiche perdute (1923) e il riassuntivo Liriche (1937).
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