venerdì 15 febbraio 2013

Poeti dimenticati: Vincenzo Gerace


Vincenzo Gerace nacque a Cittanova di Calabria nel 1874 e morì a Roma nel 1930. Figlio di un magistrato, già da bambino seguì gli spostamenti del genitore dovuti al suo lavoro; i suoi studi si svolsero a Catania e a Palermo, in quest'ultima città cominciò a collaborare a qualche rivista e a pubblicare le sue prime opere poetiche. Trasferitosi a Roma, diede alle stampe il romanzo La grazia (1907) che ebbe buoni consensi di critica. Nel frattempo aveva stretto amicizie importanti con poeti (Mario Rapisardi) e filosofi (Benedetto Croce) che influenzarono molto il suo pensiero. Si stabilizzò poi a Napoli, dove lavorò come bibliotecario; in seguito fu di nuovo a Roma e quindi a Bari, dove per breve tempo professò l'insegnamento. Nel 1926 ricevette il prestigioso premio di poesia dell'Accademia Mondadori grazie ad un'opera, La fontana nella foresta, che sarebbe stata pubblicata due anni dopo. La poesia di Gerace, che ebbe i suoi massimi riconoscimenti all'interno del terzo decennio del XX secolo, è decisamente legata al passato e si rifà in particolare ai grandi classici italiani e greci.



Opere poetiche

"La fonte della vita", Sandron, Palermo 1901.
"Versi", Nuova Antologia, Roma 1921.
"Versi", Bestetti e Tumminelli, Roma 1926.
"La fontana nella foresta", Mondadori, Milano 1928.
"Scherzi ed epigrammi", Bestetti e Tumminelli, Roma 1928.
"Variazioni musicali", La Prora, Milano 1934.



Presenze in antologie

"Le più belle pagine dei poeti d'oggi", 2° edizione, a cura di Olindo Giacobbe, Carabba, Lanciano 1928 (vol. 3, pp. 109-121).
"L'Adunata della poesia", 2° edizione, a cura di Arnolfo Santelli, Editoriale Italiana Contemporanea, Arezzo 1929 (pp. CCLXXXX-CCLXXXXVI).
"Antologia della lirica contemporanea dal Carducci al 1940", a cura di Enrico M. Fusco, SEI, Torino 1947 (pp. 114-121).
"Antologia della lirica italiana. Ottocento e Novecento", nuova edizione, a cura di Carlo Culcasi, Garzanti, Milano 1947 (pp. 246-247).
"La lirica moderna", a cura di Francesco Pedrina, Trevisini, Milano 1951 (pp. 528-533).
"Antologia della Poesia Italiana Cattolica del Novecento", a cura di Mario Nanteli, UPSCI, Roma 1959 (pp. 100-102).




Testi

SIMBOLO

O piccolo grillo che zirli
fra l'erbe dell'umido prato,

di te vagamente si piace
tacendo a l'intorno il creato:

si tacciono i venti, si tace
fra' lidi l'immenso oceano,

e t'odon le stelle brillando
da l'alto con tremito arcano.

Che cosa la notte sarebbe
privata de' flauti leggeri

che suoni tu sì volentieri
perduto nell'ombra del prato?

(Da "La fontana nella foresta")

Nessun commento:

Posta un commento