Sotto la fuga leggera del vento
s'apre il ventaglio del mandorlo bianco.
Alto sta un cielo di rosa e d'argento.
Ma il cuore è stanco.
Questa lirica è presente nel volume ricapitolativo "Poesie" di Diego Valeri (1887-1976) e appartiene alla "Seconda parte" (1930-1950), ovvero alla fase della tarda maturità del poeta veneto. Poesia di stampo tradizionale (si nota la presenza delle rime), questa quartina del Valeri mostra grande maestria e un ritmo ben costruito. I primi tre versi si riferiscono alla descrizione di due immagini atte a rimarcare la bellezza della natura in primavera: il vento che agita il mandorlo in fiore (bianco) facendolo assomigliare ad un ventaglio e il cielo dai colori inusuali e affascinanti: rosa e argento. L'ultimo verso è decisamente staccato dal contesto iniziale ed esprime la stanchezza, dovuta probabilmente all'età, ma non è escluso che si tratti di una disaffezione del poeta alle manifestazioni della natura che una volta suscitavano in lui grande entusiasmo e che, col passare del tempo, sono avvertite come abituali e ripetitive.
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