«Angelo Toscano non può essere che un giovane. Ha impeto ed entusiasmo, buona dicitura, guasta qualche volta dalla trasposizione verbale, eccesso di aggettivi; ma, in compenso, forma robusta, pensieri nobili, lucido colorito e ricco rinscintillío di frasi.
"Anemos" intitola le sue eufonie; si vale di preferenza del ritmo barbaro e carducciano, che meglio si confà colla plastica dura della sua poesia; non si perde in nebbie ed appunta l'idea viva e pulsante sulle strofe, farfalla preziosa e variopinta».
Opere poetiche
"Il Libro dei venti anni", Tip. Editrice G. Toscano, Messina 1900.
"Anemos: eufonie 1900-1901", Tip. editrice dello Scienza e diletto, Cerignola 1903.
Presenze in antologie
"Il Verso Libero" di Gian Pietro Lucini, Edizioni di "Poesia", Milano 1908 (pp. 659-660).
"Poeti simbolisti e liberty in Italia", a cura di Glauco Viazzi e Vanni Scheiwiller, Scheiwiller, Milano 1967-1972 (vol. 1, pp. 186-188; vol. 3, pp. 255-269).
"Dal simbolismo al déco", a cura di Glauco Viazzi, Einaudi, Torino 1981 (Tomo primo, pp. 149-153).
Testi
ÁNEMOS
Turbin che incesti il crasso oblio de' tumoli
- ululi di ombre in giro incito alternano -
su te lanciar contro li eterni Spiriti
contro un dio voglio l'Anima.
Turbin che svelli agili boschi a' culmini
- bramir di querci ove si abbican le aquile -
meco il rotar de' cosmi annulli un empito
di scisse stelle ignivome.
Turbin che bagni entro i pescosi baratri
- negra bestemmia in verde arca di naufraghi -
l'aspra ala, tutta sferza a' novi secoli
la Vita che ivi si agita.
Turbin, male sovrano... Tace l'Anima
convulsa nel rigor de le ansie torbide
e ascolta e ascolta, oltre un balzar di fulmini,
il mare i boschi i tumoli:
ecco, passa l'anonima la mistica
Rivelazione - occhi di sogno creduli
sbarran li umani - il ciel rantola - un incubo
che il Nulla in sé prenunzia...
(Da "Ánemos: eufonie. MCM-MCMI)
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