domenica 26 agosto 2012

Poeti dimenticati: Ugo Fleres

Ugo Fleres (Messina 1857 - Roma 1939) fu poeta critico e pubblicista di grande fama. Trasferitosi in gioventù a Roma, si fece conoscere coi suoi articoli pubblicati durante i primi anni del "Capitan Fracassa", per poi collaborare anche ad altre testate illustri come il "Fanfulla" e il "Don Chisciotte". Tra i suoi scritti furono apprezzati in particolar modo gli articoli "pupazzettati". Pubblicò su giornali e riviste le sue prime poesie con lo pseudonimo di Uriel per poi esordire ufficialmente come poeta con la raccolta di Versi (1882), edita dal Sommaruga, che fu lodata, tra gli altri, anche dal Carducci. La sua poesia rientra nell'ambito del bizantinismo e possiede quella schiettezza tipica di coloro i quali avversavano il dannunzianesimo (a quell'epoca trionfante), in nome di una lirica sincera.
 
 

Opere poetiche

"Versi", Sommaruga, Roma 1882.
"Sacellum", Giannotta, Catania 1889.
 
 
 
Presenze in antologie
"Dai nostri poeti viventi", 3° edizione, a cura di Eugenia Levi, Lumachi, Firenze 1903 (pp. 162-164).
"I poeti minori dell'Ottocento", a cura di Ettore Janni, Rizzoli, Milano 1955-1958 (vol. IV, pp. 265-273).
"Poeti minori del secondo Ottocento italiano", a cura di Angelo Romanò, Guanda, Bologna 1955 (pp. 329-331).
"Poeti minori dell'Ottocento italiano", a cura di Ferruccio Ulivi, Vallardi, Milano 1963 (pp. 709-712).
 

 
 
Testi
ZITTO...

Perché sorridermi
piano pianino,
cuore? sei proprio
un birichino!

Ho tante smanie
sotto il cappello,
leggo - e dimentico,
scrivo - e cancello:

perché sorridermi
piano pianino,
cuore? sei proprio
un birichino!

Sì, tutte l'ansie,
tutte le cure -
lische dell'anima
minute e dure -

tormi non possono
questo sorriso,
nota fuggevole
di paradiso.

Talor dimentico
perché nel cuore
vaghi quest'alito
di buon umore, -

e cerco, e mormora
una vocina
dentro: «Ricòrdati,
ieri mattina...

Zitto, silenzio, -
è il mio segreto:
fu un guardo, un attimo...
zitto - ripeto...

(Da "Versi")

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