19 agosto 1936: in una casa presso Granada, in Spagna, il poeta Federico Garcia Lorca è prelevato di forza da alcuni militanti del movimento politico CEDA e condotto a Viznar. Qui, nei pressi di una fontana che è conosciuta da tutti come "La Fontana delle Lacrime", il povero e incolpevole poeta spagnolo viene barbaramente fucilato e poi gettato in una tomba senza nome nelle vicinanze di Granada.
Molto è stato scritto e detto sulla morte di Garcia Lorca, ma io voglio riportare soltanto una bellissima poesia di Raffaele Carrieri (1905-1984), scrittore che visse come un bohemien sostando, tra gli altri paesi, anche in Spagna, dove entrò in contatto con famosi poeti iberici. Questo "Compianto per Garcia Lorca" è una delle cose migliori mai scritte sulla scomparsa del grande poeta andaluso.
COMPIANTO PER GARCIA LORCA
Al muro, il poeta al muro
Dicevano i giornali,
Lorca fucilato al muro.
Per telegrafo un muro
È uguale a un altro muro.
Gli angeli non hanno pianto
Non hanno rivolto domande
Perché in paradiso è proibito.
Hanno guardato il muro
Hanno guardato il sangue
Come si guarda una rosa
Sopra un muro di calce.
Hai colto la rosa
E ti sei messo a giuocare:
Era come alla fiera di Cordova
Era come alla corrida,
Era come alla porta del sole
Il giorno di Sant’Isidoro.
Era bello vedere gli angeli
Incantati di te, Garcia.
Erano stati ragazzi a Siviglia
E ti apprezzavano.
All’improvviso furono tristi,
La rosa era più bianca
E tu più fioco.
Erano stati ragazzi a Siviglia
E sapevano che un muro
È diverso da un altro muro.
In cielo te lo sei portato
Perché ce ne fosse uno meno.
Gli altri portano cavalli,
Portano cigni e colombe:
Tu, Garcia, un muro
Un muro che non si scavalca.
Lasciate che gli angeli piangano.
( da "Souvenir caporal" di Raffaele Carrieri )
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