mercoledì 15 agosto 2012

All lost

Ma sono allegro. Allegro
come chi non ha più titubanza.
Come lo fu «il povero negro»
nel Kentucky, in piena disperanza.






Questa breve poesia di Giorgio Caproni (1912-1990) fa parte della raccolta "Il conte di Kevenhuller" (1986) ed è rappresentativa del suo secondo periodo poetico contraddistinto da una frequente essenzialità e da un pessimismo che spesso si manifesta con una sentenza sarcastica. Qui ad esempio il titolo in inglese già spiega molto ("Tutto perso" in italiano) e la parola iniziale della poesia, quel "Ma", si riferisce esattamente al titolo ed evidenzia che, malgrado la perdita totale non ben definita, il poeta ha mantenuto l'allegria, allegria di chi non ha più preoccupazioni (titubanza) esattamente come il povero (negro) che non ha più nulla da temere né da sperare dalla vita.


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