Emilio De Marchi (Milano 1851 - ivi 1901) compì nella città natale i suoi studi fino alla laurea in lettere; in seguito cominciò a insegnare nei licei, fino a quando, nel 1890, conseguì la libera docenza in stilistica; tale materia insegnò per sei anni all'Accademia scientifico-letteraria. Il De Marchi è ancora oggi piuttosto famoso per i suoi romanzi che raccontano le vicende di tutti i giorni della piccola borghesia cittadina (Demetrio Pianelli, 1890; Giacomo l'idealista, 1897); lo è certamente di meno per le sue poesie in cui si evidenzia un tono colloquiale e una frequente vena ironica."I Poeti Italiani del secolo XIX", a cura di Raffaello Barbiera, Treves, Milano 1913 (pp. 1259-1261)."Poeti minori del secondo Ottocento italiano", a cura di Angelo Romanò, Guanda, Bologna 1955 (pp. 289-294)
"I poeti minori dell'Ottocento", a cura di Ettore Janni, Rizzoli, Milano 1955-1958 (vol. IV, pp. 296-301).
"Poeti minori dell'Ottocento italiano", a cura di Ferruccio Ulivi, Vallardi, Milano 1963 (pp.601-604).
Testi
DOPO LA PIOGGIA
Fra i corni della Grigna apresi e pare
Una scena di mare umido il ciel:
E l'aria vaporosa
Come sul corpo di novella sposa
Cinge alla vetta rugiadosa un vel.
Scendon le nubi che trasporta il vento,
Lasciando un lento strascico regal



.jpg)
