domenica 18 agosto 2019

Antologie: "I poeti della Scuola romana dell'Ottocento"


Tempo fa pubblicai un post che parlava di un'antologia dedicata ai cosiddetti poeti della "Scuola romana"; il curatore di quel libro, Domenico Gnoli, è stato anche il primo a concepire un'opera che potesse ricordare in modo adeguato questa scuola o tendenza poetica, di cui lui stesso fece parte. I poeti della Scuola romana pubblicarono i loro versi all'incirca tra il 1850 ed il 1870, e si rifecero al Petrarca, all'Arcadia, e in parte al Leopardi più idillico. Nel 1964, ben 51 anni dopo l'antologia dello Gnoli, presso l'editore Cappelli di Bologna ne uscì un'altra simile, a cura di Ferruccio Ulivi, che s'intitola: I poeti della Scuola romana dell'Ottocento; quest'ultima si differenzia alquanto rispetto alla precedente, soprattutto perché riduce fortemente il numero di poeti selezionati, limitandosi quindi ad inserire i nomi più significativi della scuola; nello stesso tempo, si nota l'inserimento di una maggiore quantità di testi; in tal modo, Ulivi riuscì a presentare e approfondire l'opera poetica dei pochi presenti in maniera più esauriente. Ovviamente, un numero considerevole di pagine è occupato dai due fratelli: Giambattista e Giuseppe Maccari, che, si può ben dire, vadano considerati i più spiccati talenti del gruppo, e meritevoli quindi di uno spazio maggiore rispetto agli altri. Non rimangono esclusi altri cinque poeti di discreto valore: Paolo Emilio Castagnola, Luigi Celli, Pietro Cossa, Augusto Caroselli e lo stesso Domenico Gnoli (quest'ultimo fece parte del gruppo soltanto in età giovanile). Assenti tutti gli altri nomi che figuravano nell'antologia del 1913. Sebbene possa apparire troppo severa, la scelta di Ulivi è dettata dalla necessità di restringere all'essenziale, una produzione poetica degna di essere ricordata, di un gruppo che fu troppo spesso considerato poco importante, se non insignificante (tra coloro che lo ritennero tale ci fu anche Benedetto Croce). Se si considera che questa antologia fu pubblicata alla metà degli anni '60 del XX secolo, sarà facile capire che già in quegli anni l'interesse per questa scuola era scemato notevolmente, e soltanto il fatto di mettere in piedi un'opera che aiutasse a far tornare un certo interesse verso questi pochi, meritevoli poeti di un secolo prima, fu un'iniziativa encomiabile.



I POETI DELLA SCUOLA ROMANA DELL'OTTOCENTO

Paolo Emilio Castagnola, Luigi Celli, Pietro Cossa, Giambattista Maccari, Augusto Caroselli, Domenico Gnoli, Giuseppe Maccari

Nessun commento:

Posta un commento