Rispetto alle precedenti antologie sull'argomento, questa curata da Giorgio De Rienzo e pubblicata dalla Mondadori nel 1999 è leggermente più sintetica, visto che i poeti presenti sono soltanto dieci; viene un po' a sorpresa escluso Guido Gozzano, anche se c'è da ricordare che alcuni critici importanti considerarono il poeta di Aglié sempre al di fuori del gruppo, pur avendo la sua poesia diversi elementi che la avvicinano alla scuola poetica d'inizio Novecento. Rimangono poi fuori dall'antologia poeti come Auro D'Alba, Remo Mannoni, Guelfo Civinini e Tito Marrone, che, se pur minori, ebbero certamente a che vedere coi crepuscolari. Sorprende invece la presenza di Amalia Guglielminetti, poetessa che ebbe una relazione amorosa con Gozzano e i cui versi si distanziano di molto dalla poetica dei crepuscolari, mostrando qualche somiglianza, semmai, con quella del solo Gozzano. Si nota infine una tendenza, per alcuni poeti selezionati, a scegliere soltanto dei versi di un'opera, magari la più significativa dell'autore o quella che più rientra nel crepuscolarismo (ad esempio di Corrado Govoni vi sono soltanto poesie tratte da "Armonia in grigio et in silenzio", di Fausto Maria Martini solo quelle delle "Poesie provinciali" ecc.). Ecco, dopo l'immagine della copertina anteriore del libro analizzato, l'elenco dei poeti presenti nell'antologia di De Rienzo.
Corrado Govoni (pp. 27-45), Sergio Corazzini (pp. 47-65), Carlo Vallini (pp. 67-102), Amalia Guglielminetti (pp. 103-127), Giulio Gianelli (pp. 129-144), Carlo Chiaves (pp. 145-173), Fausto Maria Martini (pp. 175-192), Marino Moretti (pp. 193-220), Aldo Palazzeschi (pp. 221-241), Nino Oxilia (pp. 243-265).
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