domenica 30 marzo 2025

Antologie: "Dopo la lirica"

 

Dopo la lirica (sottotitolo: Poeti italiani 1960-2000), è il titolo di un’antologia poetica curata da Enrico Testa e pubblicata dall’editore Einaudi di Torino nel 2005. In questo volume di 436 pagine, vengono selezionati versi di 43 poeti in lingua italiana o dialettale (ci sono anche poesie in latino). Si comincia con Vittorio Sereni e si finisce con Antonella Anedda. Per i poeti più anziani, e soprattutto per coloro che nacquero tra il secondo ed il terzo decennio del Novecento, non vengono considerate le raccolte giovanili; il motivo è spiegato dal curatore nell’Introduzione all’antologia, che occupa le prime 33 pagine del libro; anche nello scritto che è presente sul piatto posteriore dello stesso (che riporto di seguito), seppure brevemente, viene chiarito il perché di codeste esclusioni:

 

La vera frattura nella poesia italiana del Novecento avviene negli anni Sessanta. Per questo Enrico Testa fa partire la sua antologia con Gli strumenti umani di Sereni e il Congedo del viaggiatore cerimonioso si Caproni, entrambi del 1965. Da allora non sarà più come prima. Pur nella grande varietà delle esperienze individuali che arrivano quasi fino ai giorni nostri, ci sono alcuni punti di rilievo che tengono insieme un’intera stagione poetica. E sono l’ingresso e la stabilizzazione di un linguaggio fortemente parlato; la perdita di centralità del soggetto poetante; il rapporto con le grandi questioni del pensiero, e in particolare con il nichilismo nelle sue varie espressioni; la presenza di motivi e strutture antropologiche: scomparsi che ritornano, visioni arcaiche dell’essere, animismo della natura, oggetti e realtà che guardano e interrogano.

Quella di Enrico Testa è un’antologia basata su una forte interpretazione storico-critica, che disegna un nuovo panorama degli ultimi cinquant’anni di poesia italiana.


 Ovviamente, per motivi opposti, ad essere penalizzati sono anche i poeti delle generazioni più giovani, dei quali vengono considerate soltanto le prime raccolte. Ma, a parte questi discorsi, per forza di cose nell’antologia si notano delle assenze anche importanti. Infatti qui non figurano i versi di poeti d’indubbio talento e portatori di innovazioni fondamentali che rientrano pienamente nel periodo temporale che viene analizzato (potrei citare i soli nomi di Bartolo Cattafi e Claudio Damiani); ciò nonostante, il lavoro del curatore va senz’altro elogiato, poiché si presenta come un’accurata opera antologica, molto utile a chi volesse approfondire lo studio della migliore poesia italiana del secondo Novecento. Ottime sono anche le presentazioni dei poeti che anticipano la selezione dei loro versi, e la Nota bibliografica posta alla conclusione del volume, che permette, a chi lo voglia, di conoscere e reperire gran parte delle opere in versi dei poeti ivi compresi. A proposito di quest’ultimi, chiudo il post con l’elenco dei loro nomi.

 

 


DOPO LA LIRICA

POETI ITALIANI 1960-2000

 

Vittorio Sereni, Giorgio Caproni, Mario Luzi, Attilio Bertolucci, Franco Fortini, Andrea Zanzotto, Paolo Volponi, Luciano Erba, Giorgio Orelli, Edoardo Cacciatore, Giovanni Giudici, Angelo Maria Ripellino, Elio Pagliarani, Edoardo Sanguineti, Antonio Porta, Amelia Rosselli, Giovanni Raboni, Franco Loi, Raffaello Baldini, Dario Bellezza, Maurizio Cucchi, Cesare Viviani, Giuseppe Conte, Gianfranco Ciabatti, Patrizia Cavalli, Milo De Angelis, Roberto Carifi, Alda Merini, Cosimo Ortesta, Franco Scataglini, Gianni D’Elia, Patrizia Valduga, Tiziano Rossi, Valerio Magrelli, Ferruccio Benzoni, Michele Ranchetti, Eugenio De Signoribus, Michele Sovente, Gabriele Frasca, Fabio Pusterla, Antonella Anedda.

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