venerdì 2 giugno 2017

Tu sola sei vera

Colei che non mi vuol più bene è morta.
È venuta anche lei
a macchiarmi di pause dentro.
Chi non mi vuol più bene è morta.
Mamma, tu sola sei vera.
E non muori perché sei sicura.


Questa breve poesia di Rocco Scotellaro (Tricarico 1923 - Potrici 1953) porta la data del 13 dicembre 1953; fu scritta dal poeta lucano due giorni prima della sua morte. Entrò quindi nella raccolta postuma intitolata È fatto giorno che la Mondadori pubblicò nel 1954. È la seconda delle due liriche che compongono la sezione Ultime.

Già dal primo verso si evidenzia una profonda amarezza del poeta che da poco è stato abbandonato dalla donna amata, proprio nel momento più duro della malattia. La frase iniziale viene ribadita anche nel quarto verso, come a rimarcare il fatto che la persona su cui Scotellaro faceva più affidamento, perché pensava provasse amore nei suoi confronti, ha tradito le sue aspettative. I due versi finali sono una dichiarazione estrema d'amore nei confronti della madre che è l'unica, vera persona capace di amarlo fino in fondo di un amore certo, sincero e infinito. In effetti, penso che la stessa cosa possa dirsi per quasi tutta l'umanità: al di là delle relazioni amorose che un individuo può stringere lungo l'arco della sua esistenza, l'unico vero, grande, ineguagliabile e naturale amore rimane sempre quello materno.

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