sabato 19 novembre 2016

Antologie: "Novissima antologia" a cura di Pasquale Ceravolo

Ecco un'altra antologia della poesia italiana del tutto sconosciuta; trattasi di "Novissima Antologia", a cura di Pasquale Ceravolo, I Quaderni di «Il Pensiero», Bergamo 1929. Non si può dire che sia un'opera molto interessante, visto che i poeti ivi presenti, oltre ad essere tutti (o quasi) sconosciuti, sono anche mediocri. Se potessi salvarne qualcuno, costui sarebbe Giuliano Donati Petteni: scrittore bergamasco che pubblicò pochi volumi di versi e non ebbe molta notorietà, pur avendo, a mio avviso, doti non trascurabili. Ad insistere, si potrebbero anche ripescare i versi di Garibaldo Alessandrini e di Giovanni Descalzo: due poeti diversi tra loro, che ebbero un breve periodo di gloria verso la metà del XX secolo. Non altro però, perché il resto è fuffa e l'antologia vale soltanto come documento poetico di un'epoca lontana che però sbaglia clamorosamente nella scelta dei protagonisti.
Ecco infine i nomi dei poeti antologizzati in questo libro.





NOVISSIMA ANTOLOGIA a cura di Pasquale Ceravolo

Raoul Accorsi, Nazareno Ernando Acquaro, Garibaldo Alessandrini, Leonida Ammaturo, Natale Anconetani, Francesco Camillo Antoniotti, Yole Armò, Alfredo Baccelli, Danilo Baccini, Ermanno Bersani, Celso Mario Bisagna, Bice Bolognesi, Stefano Bonfanti, Amata Bornaghi, Guido Borsara, Francesco Brasile, Vittorio Emanuele Bravetta, Cesare Brighenti Rosa, Rosaria Calleri, Alessandro Canevisio, Vincenzo Capruzzi, Pino Cardi Giua, Aurora Carlini Venturino, Gianni Carmine, Giuseppe Cartella Gelardi, Cesare Cecchini, Pasquale Ceravolo, Riccardo Chiarelli, Amedeo Cimino, Nicolò Colonna, Italo Comunale, Angelo Cristallini, Marino Cruciani, Pinuzzo da Bonea, Nicola d'Aniello, Niccolò de Bellis, Gino de Lisa, Anton Mario de Luca, Giovanni Descalzo, Francesco di Chiara, Pier d'Isa, Giuliano Donati-Petteni, Leonida Felletti, Norma Ferrari Rossi, Franz Fiorini, Giuliana Folena, Mario Fusini, Antonio Gabrielli, Vito Gabrielli, Attilio Gagliardi, Attilio Gamba, Giacinto Gambirasio, Pietro Gasparri, Vittor Giuseppe Gerini, Giacomo Giardina, Enrica Gioletta, Enio Giorgianni, Santuzza Giorgianni, Costantino Granella, Enrico Grassi, Lieo Grassi, Giacomo Greco, Salvatore Guerrisi, Aldo Umberto Lace, Giuseppe La Manna, Sereno Locatelli Milesi, Giovanni Longo, Giuseppe Longo, Antonio Mannuppelli, Giuseppe Marano, Guido V. Marinelli, Gianforte Martinelli, Nadino Martini, Francesco Mascialino, Massimo Mazzanti, Virginio Mazzarella, Renato Mazzei, Enrico Melchiori, Vincenzo Musci, Hrand Nazariantz, Nicola Nicolaci, Cornelio Onesti, Augusto Paci Perini, Aldo Palatini, Ettore Palmieri, Camillo Pariset, Camillo Pennisi, Leon Maria Pessina, Alfredo Petrucci, Sonofrio Pocarini, Ugo Privitera, P. A. Quarantotto Gambini, Carlo Marcello Rietmann, Oreste Riggio, Attilio Rillosi, Ubaldo Riva, Tanuccio Robustelli, Salvator Francesco Romano, Mario Roncari, Rita Rosano Rosano, Gino Rovida, Onofrio Russo, G. Battista Sallemi, Giuseppe Saporetti, Paolo Saporita, Gaetano Savelli, Pasquale Scali, Vera Spano, Ettore Strinati, Regina Susan-Induni, Italo Sutro, Francesco Tropeano, Antonio Valeri, Salvator Luigi Vecchio, Nicola Vernieri, Rindo Villa, Emilio Weidlich, Armiro B. Yaria.
 

4 commenti:

  1. Ho finito di studiare, almeno per un po', adesso leggo finalmente solo quello che mi piace!
    Sara

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Meglio così, anche se proprio studiando, a volte, può succedere di imbattersi in qualcosa che ci interessa e ci appassiona.

      Elimina
  2. Beh a un certo punto mi stavo appassionando pure al Codice dell'amministrazione digitale.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certo, dipende da quali materie stavi studiando (ma, ahimé, quasi sempre è necessario studiare materie pesanti e tutt'altro che appassionanti).

      Elimina