lunedì 22 ottobre 2012

Poeti dimenticati: Vittoria Aganoor Pompilj

Vittoria Aganoor Pompilj (Padova 1855 - Roma 1910), scrittrice di origine armena, fu allieva dei poeti Giacomo Zanella ed Enrico Nencioni. Nelle sue poesie, pubblicate in età matura, si nota l'influenza di poeti italiani e francesi del secondo Ottocento, tra i quali anche domenico Gnoli, col quale ebbe una relazione amorosa; proprio il tema dell'amore infelice predomina nella sua prima raccolta: "Leggenda eterna" (1900), cui seguì "Nuove liriche" (1908). La Aganoor morì prematuramente dopo un intervento chirurgico e a causa del dolore provato per la sua scomparsa, il marito Guido Pompilj, famoso giurista e uomo politico, si uccise. L'intera opera in versi della poetessa veneta fu pubblicata postuma nel 1912 col titolo "Poesie complete".
 
 
Opere poetiche

"La leggenda eterna", Treves, Milano 1900.
"Nuove liriche", Nuova Antologia, Roma 1908.
"Poesie complete", Le Monnier, Firenze 1912.
 
 
Presenze in antologie
"Dai nostri poeti viventi", 3° edizione, a cura di Eugenia Levi, Lumachi, Firenze 1903 (pp. 1-11).
"I Poeti Italiani del secolo XIX", a cura di Raffaello Barbiera, Treves, Milano 1913 (pp. 1310-1313).
"Antologia della lirica italiana", a cura di Angelo Ottolini, R. Caddeo & C., Milano 1923 (pp. 252-253).
"La fiorita francescana", a cura di Tommaso Nediani, Istituto italiano d'arti grafiche, Bergamo 1926 (p. 257, 360).
"Antologia della lirica contemporanea dal Carducci al 1940", a cura di Enrico M. Fusco, SEI, Torino 1947 (pp. 311-313).
"Antologia della lirica italiana. Ottocento e Novecento", nuova edizione, a cura di Carlo Culcasi, Garzanti, Milano 1947 (pp. 144-146).
"La lirica moderna", a cura di Francesco Pedrina, Trevisini, Milano 1951 (pp. 429-437).
"Poetesse del Novecento", a cura di Giovanni Scheiwiller, All’insegna del pesce d’oro, Milano 1951.
"I poeti minori dell'Ottocento", a cura di Ettore Janni, Rizzoli, Milano 1955-1958 (vol. IV, pp. 62-70).
"Poeti minori del secondo Ottocento italiano", a cura di Angelo Romanò, Guanda, Bologna 1955 (pp. 316-319).
"Un secolo di poesia", a cura di Giovanni Alfonso Pellegrinetti, Petrini, Torino 1957 (pp. 286-288).
"Poeti minori dell'Ottocento", Tomo I, a cura di Luigi Baldacci, Ricciardi, Napoli-Milano 1958 (1173-1182).
"L'antologia dei poeti italiani dell'ultimo secolo", a cura di Giuseppe Ravegnani e Giovanni Titta Rosa, Martello, Milano 1963 (pp. 89-94).
"Poeti minori dell'Ottocento italiano", a cura di Ferruccio Ulivi, Vallardi, Milano 1963 (pp. 629-638).
"La poesia femminile del '900", a cura di Gaetano Salveti, Edizioni del Sestante, Padova 1964 (pp. 243-252).
"Poeti simbolisti e liberty in Italia", a cura di Glauco Viazzi e Vanni Scheiwiller, Scheiwiller, Milano 1967-1972 (vol. 2, pp. 21-24).
"Secondo Ottocento", a cura di Luigi Baldacci, Zanichelli, Bologna 1969 (pp. 120-1213).
"Poesia italiana dell'Ottocento", a cura di Maurizio Cucchi, Garzanti, Milano 1978 (pp. 454-458).
"Poeti del riflusso", a cura di Rina Gagliardi, Savelli, Roma 1979 (p. 113).
"Bizantini e decadenti nell'Italia umbertina", a cura di Elsa Sormani, Laterza, Bari 1981 (pp. 243-248).
"Scrittrici d'Italia", a cura di Alma Forlani e Marta Savini, Newton Compton, Roma 1991 (pp. 181-184).
"Otto secoli di poesia italiana", a cura di Giacinto Spagnoletti, Newton Compton, Roma 1993 (pp. 553-555).
"Poesia religiosa italiana", a cura di Ferruccio Ulivi e Marta Savini, Piemme, Casale Monferrato 1994 (pp. 571-572).
"Poesia italiana 1224-1961. Un'Antologia", a cura di Antonio Carlo Ponti, Guerra, Perugia 1996 (pp. 173-174).
"Antologia illustrata della poesia", a cura di Elvira Marinelli, Giunti, Firenze 2001 (p. 358).
 

 
Testi
L'AVE

Alfine, alfine! ecco tutte
le cose tacciono; il mondo
tace. Regina o schiava
qual mi vuoi abbimi! è questo
il momento, per questo
l'universo aspettava.

Certo aspettava da cento
secoli, e tutti chiedeano:
— Che attende? E perchè questa
tenace estasi, e tanto
accendersi di stelle
come faci a una festa?

Ecco la febbre dell'ora,
scote di palpiti novi
le Pleiadi e nel vento
passa l'annuncio... O mio amore,
unico amore, udisti
l'Ave del firmamento?

( Da "Leggenda eterna" )
 


 

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