domenica 15 ottobre 2023

"Ieri"

 

Ieri è il titolo di una poesia di Fernando Bandini (Vicenza 1931 – ivi 2013), che fa parte della raccolta Santi di Dicembre (Garzanti, Milano 1994); più precisamente, è la quarta poesia della settima ed ultima sezione intitolata Quello che resta dei tuoni.

Già dal titolo, s’intuisce che questi versi del poeta veneto parlano del passato; in particolare, parlano del popolo vicentino: le persone che vivevano nella sua città natale: Vicenza. Non viene precisato il periodo che più resta nel cuore di Bandini, perché partecipe e consapevole di un sentimento di fraternità ormai del tutto scomparso; probabilmente erano gli anni della sua adolescenza e della sua prima giovinezza, e potrebbero quindi coincidere con l’immediato secondo dopoguerra del XX secolo. Ma, a pochi anni dalla fine del Novecento, il poeta si rende ben conto che la sua città è completamente cambiata, e non trova più, tra la sua gente, quei buoni sentimenti che lo confortavano e lo inorgoglivano. Il presente, secondo Bandini, è caratterizzato da tutt’altri modi di agire e di pensare, direi opposti a quelli del passato; per rendere ancor più chiaro il suo pensiero, scrive il nome della città natale al contrario, come se la leggesse davanti ad uno specchio; quest’ultimo, simbolicamente, viene identificato come “stagno del cuore”.

 

 

 

 


 

 

 

IERI

 

Tutto adesso è passato.

Ma non ho visto mai simile urgenza

di baci, tanta ingordigia d'amore

come dentro i tuoi occhi, mia città.

Così violenta la felicità

da far mancare il fiato.

 

Eri ancora Vicenza,

non ti eri ancora capovolta (Aznèciv

ora il tuo nome a specchio dello stagno del cuore).

 

(da: Fernando Bandini, Santi di Dicembre, Garzanti, Milano 1994, p. 113)

 

 

 

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