A sette anni dalla sua nascita, una delle riviste più importanti della letteratura italiana del Novecento, ovvero La Voce, offrì ai suoi lettori e non solo, la possibilità di apprezzare in modo inedito, le qualità letterarie di gran parte degli intellettuali che collaborarono più o meno intensamente alla rivista fiorentina coi loro articoli; da qui nasce l’Almanacco della Voce 1915, pubblicato dalla casa editrice Vallecchi di Firenze. Per meglio spiegare i motivi e gl’intenti di questa opera antologica, riporto per intero l’Avvertimento a firma dei compilatori, che si trova proprio all’inizio del volume (p. 3).
Questo Almanacco è un po’ diverso da quelli che si pubblicano di solito in Italia. Ha carattere commerciale perché si propone anche di far conoscere – e per conseguenza di far comprare – i libri pubblicati dalla nostra Libreria, ma è riuscito, nello stesso tempo, una specie di rassegna in azione del lavoro compiuto in sette anni dalla Voce e dalla casa editrice formatasi accanto alla rivista e, quel che più conta, una specie di antologia de' più giovani, de’ più vivi, de’ più nuovi tra gli scrittori italiani presenti. Questo Almanacco, ideato dapprima come un semplice catalogo illustrato e illustrativo, s’è ingrandito per la strada ed è diventato, per le molte cose inedite che contiene, un bel numero di una grossa rivista, con qualche decina di illustrazioni, pagine di musica, liriche in versi e in prosa, scritti di storia, di politica e di filosofia, bibliografie e tutto quello che può desiderare un lettore curioso e di buon gusto.
Abbiamo messo I ritratti di quasi tutti coloro che più lavorano o lavorarono nella Voce o hanno volumi propri fra le nostre edizioni. Potrà sembrare vanità prematura ma i lettori d’oggi ci tengono anche a veder le faccie di chi fa qualcosa, anche dopo, e non è detto che i clichés debbon servire soltanto per quei fortunati che furon guariti dalle Pillole Pink.
Si spera che quest’Almanacco capitando per forza – tanto è mite il prezzo in confronto alla gran roba nuova che c’è – in mano di molta gente possa invogliare qualcuno a conoscer meglio gli scrittori che abbiamo raggruppati e, in parte, rivelati in questi anni. Esso è, a ogni modo, un sintetico testimonio dello sforzo che rappresenta l’opera nostra per dare all’Italia una rivista libera, una cultura sana e un’arte veramente moderna.
L’antologia comprende i nomi di 29 intellettuali, provenienti, oltre che dall’area letteraria, dal mondo della musica, della politica, e della filosofia. Segue un capitolo intitolato Dalle nostre edizioni, che contiene frammenti di quattro scrittori, tratti da opere pubblicate dalla Libreria della Voce. Alla fine di questo capitolo, c’è anche un indice con tutti i titoli dei volumi pubblicati dall’editore della rivista. Da ricordare infine che nel libro sono presenti diverse illustrazioni di artisti internazionali prestigiosi, tra I quali P. Cézanne, P. Gaugin e P. Picasso.
Chiudo riportando I nomi dei 33 autori inclusi in questa antologia, contrassegnando con un asterisco coloro che figurano con poesie o prose poetiche.
ALMANACCO DELLA VOCE 1915
Fernando Agnoletti*, Luigi Ambrosini, Giovanni Amendola, Giannotto Bastianelli, Giovanni Boine*, Emilio Cecchi, Benedetto Croce, Giuseppe De Robertis, Giovanni Gentile, Corrado Govoni*, Piero Jahier*, Giuseppe Lombardo-Radice, Nicola Moscardelli*, Romolo Murri, Angelo Cecconi (Th. Neal), Aldo Palazzeschi*, Giovanni Papini*, Ildebrando Pizzetti, Giuseppe Prezzolini*, Clemente Rebora*, Romain Rolland, Medardo Rosso, Enrico Ruta, Umberto Saba*, Gaetano Salvemini, Guido Santini, Camillo Sbarbaro*, Renato Serra, Ardengo Soffici*, A Verdani, Paul Claudel, Alfredo Oriani, Enrico Pea*, Scipio Slataper.
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