domenica 2 febbraio 2025

Antologie: "Quarta generazione"

 Quarta generazione è il titolo di un'antologia poetica realizzata dal Piero Chiara (1913-1986) e Luciano Erba (1922-2010), e pubblicata dall'editore Magenta di Varese nel 1954. Più precisamente, si tratta di un'antologia settoriale, che vuole prendere in considerazione - come precisa il sottotitolo - la giovane poesia italiana che si sviluppò nel decennio successivo alla fine della 2° Guerra Mondiale. Questa è una delle tante opere antologiche del primo decennio del secondo Novecento, dedicate alle nuove generazioni di poeti italiani; tra le altre si ricordano Poeti nuovi (1950 e 1958) a cura di Ugo Fasolo, Linea lombarda (1952) a cura di Luciano Anceschi e La giovane poesia (1956 e 1957) a cura di Enrico Falqui. Prendendo spunto da un saggio di Lucio Vetri, che è l'appendice della ristampa di un famosissimo volume di Luciano Anceschi: Le poetiche del Novecento in Italia (Marsilio, Venezia 1990), risulta evidente che la poesia italiana del secondo dopoguerra si sviluppò in tre ben delineate tendenze: quella "neorealista", quella "lombarda" e quella "sperimentalista". Leggendo i versi presenti in quest'antologia, risulta chiaro che i curatori hanno privilegiato la seconda tendenza, già paventata da Anceschi nella citata opera del 1952. Ciò è chiaro non solo per il fatto che, dei 33 poeti qui selezionati, ben 13 sono nati in Lombardia, ma anche perché sono ampiamente trascurate (se non ignorate) le altre due tendenze di cui ho parlato. Sempre rifacendomi al saggio di Vetri, si deduce che i due curatori abbiano voluto porre l'attenzione su un tipo di scrittura in versi avente come punto di riferimento un poeta che allora si poteva definire ancora giovane: Vittorio Sereni, e, per suo tramite, il già consacrato Eugenio Montale; inoltre, si notano dei collegamenti più o meno palesi con i temi cari alla tradizione poetica lombarda dell'illuminismo (Parini e Manzoni); infine, si possono identificare delle tracce che riconducono a certa poesia anglosassone (Pound e Eliot in particolare). C'è poi una non celata intenzione di superare la fase ermetica che aveva caratterizzato la poesia italiana negli anni prima della guerra (all'incirca dal 1930 al 1940). Per quanto riguarda le due tendenze poco rappresentate, si può notare che siano stati salvati soltanto pochi poeti; tra di essi Vittorio Bodini, David Maria Turoldo, Bartolo Cattafi, Pier Paolo Pasolini, Elio Filippo Accrocca, Rocco Scotellaro e Paolo Volponi. Con la definizione di "quarta generazione", Chiara ed Erba probabilmente intendevano raggruppare quei poeti ancora giovani, che nell'anno di uscita dell'antologia avessero al massimo trent'anni; fa eccezione il solo Michele Pierri, nato nel 1899; è pur vero che tale poeta si rivelò al pubblico nei primi anni '50 del XX secolo con alcune raccolte memorabili, ben degne di figurare nell'opera antologica in questione. Ecco, infine, i nomi dei poeti presenti in Quarta generazione.




QUARTA GENERAZIONE


Umberto Bellintani, Vittorio Bodini, Margherita Guidacci, Pier Paolo Pasolini, Bartolo Cattafi, David Maria Turoldo, Andrea Zanzotto, Maria Luisa Spaziani, Paolo Volponi, Giorgio Orelli, Luciano Budigna, Rocco Scotellaro, Alda Merini, Nelo Risi, Luigi Capelli, Federico Almansi, Elio Filippo Accrocca, Michele Pierri, Giorgio Soavi, Biagia Marniti, Renzo Modesti, Gian Carlo Artoni, Gian Piero Bona, Romeo Lucchese, Gaio Fratini, Luciano Erba, Marco Visconti, Luciana Guatelli, Giuliano Gramigna, Giorgio Simonotti Manacorda, Giacomo Campiotti, Alberico Sala, Bruno Conti.

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