mercoledì 20 luglio 2022

Sola

 

Sola in cima alla terrazza

Fissi il mare ed aspetti... Che cosa?

Poco fa il ponente era rosa

 

Rosa caldo affocato, e ora è lilla

E una stella vi brilla

Così luminosa!

 

La sera avvolge il giardino e la villa

E inzuppa l'erba di guazza.

Sola in cima alla terrazza

 

Tu rimani ed aspetti... Che cosa?

 

 



COMMENTO

Sola è il titolo di una poesia di Angiolo Silvio Novaro (Diano Marina 1866 – Oneglia 1938), che si trova alla pagina 51 del volume intitolato Il cuore nascosto, pubblicato dall’editore Treves, a Milano, nel 1920. In questi dieci versi, il poeta ligure si rivolge ad una donna – probabilmente la sua compagna -, chiedendole il motivo della sua misteriosa attesa di qualcosa o qualcuno. Essa si trova in cima alla terrazza di una villa in riva al mare; forse è estate, e, quasi sicuramente, l’ora è quella del tramonto: quando l’orizzonte muta colore, passando da un rosa caldo ad un delicato lilla, e, in lontananza, già è possibile vedere la luce intensa di una stella. Il tempo passa, e la sera, con la sua oscurità, ha ormai avvolto il luogo dove si trovano il poeta e la donna. Quest’ultima però, non si muove dalla terrazza, e continua a guardare lontano. Il poeta ripete la domanda, che però sembra essere ignorata dalla donna, chiusa in un mutismo ostinato.

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