Questa antologia,
che fu pubblicata dall'editore Guanda in Parma nell'anno 1950, per il curatore,
ovvero per il critico letterario e poeta Giacinto Spagnoletti (1920-2003), rappresentò una
sorta di opera transitoria, compresa tra due altre antologie da lui stesso
curate: Antologia della poesia italiana
contemporanea (Vallecchi, Firenze 1946) e Poesia italiana contemporanea 1909-1959 (Guanda, Parma 1964). Della
seconda, che, in gran parte, è l'ampliamento di questa, ho già parlato in un
altro post; per quanto riguarda
invece la precedente, uscita appena quattro anni prima, ecco cosa dice
Spagnoletti nella premessa di Antologia
della poesia italiana 1909-1949:
Questa antologia
della nuova poesia italiana segue, a distanza di qualche anno, un libro dello
stesso genere, ora esaurito (...), ma non ne vuole essere la ripetizione né
l'aggiornamento. Si tratta di un libro nuovo, sviluppato sì dal precedente, ma
portato a quella chiarezza e a quella unità di visione, che i tempi, assai
infausti, e il diverso travaglio umano e intellettuale dell'autore, allora non
permisero di raggiungere.
...
Comunque tra i
due libri c'è grande differenza. Nel tono, nelle prospettive storiche, nella composizione,
nel linguaggio critico. L'autore confessa che proprio in quest'ultimo egli, - e
forse non sarà il solo - s'è sentito piuttosto cambiato. Se il suo gusto non è
mutato gran che, mutati sono i suoi modi di parteciparlo [...]
A questo
preambolo, segue una breve dissertazione sull'ermetismo: corrente poetica che
aveva contraddistinto, nel ventennio che precede l'uscita di questa antologia,
in modo predominante la migliore poesia Italiana. Spagnoletti quindi chiude la
premessa dichiarandosi consapevole delle possibili critiche che avrebbe trovato
dai suoi colleghi, magari dovute ad alcune esclusioni o, al contrario, ad
inclusioni sgradite ai più. Per ultimi giungono i ringraziamenti per tutti
coloro che avevano recensito o letto la sua opera precedente ed anche per
coloro che si accingevano a leggere o criticare questo nuovo libro.
Insolita la
scelta di inserire il Manifesto del
Futurismo (pubblicato da Le Figaro
di Parigi nel febbraio del 1909) proprio all'inizio dell'antologia; tanto più
lo è se si considera che tra i poeti presenti nella selezione operata dal
curatore di quest'antologia, di futuristi "puri" ve ne sono ben
pochi. Ma ecco, in un articolo che segue la premessa, come Spagnoletti
chiarisce la sua decisione:
Nello scegliere
come punto di partenza una data (1909) e nel pubblicare in apertura il
Manifesto del Futurismo, noi non vogliamo dar corpo ad una leggenda - ormai
però quasi sfatata - secondo la quale fu il movimento futurista a rinnovare la
poesia italiana del Novecento. Abbiamo creduto opportuno rifarci a quel
movimento, per iniziare il nostro esame critico, perché fu allora che, assieme
a molti altri segni meno vistosi, venne formandosi la coscienza di qualcosa di
nuovo da opporre a Carducci, Pascoli e D'Annunzio; ciò da un lato inaugurò il
costume della "rivolta" poetica, traducendosi in esperienze che non
dovevano dar alcun frutto durevole, dall'altro stimolò, nel gusto ormai
scaltrito delle nuove generazioni cresciute intorno ai tre poeti nazionali,
quel senso della propria personalità, che avrebbe senza dubbio trovato da
esprimersi, come per alcuni si espresse, oltre il Futurismo e al di là dei suoi
motivi polemici. Comunque, anche se il Futurismo non sortì un solo poeta, è
dalla sua nascita che possiamo tranquillamente rintracciare i documenti di
un'altra epoca a noi più vicina, e giungere a giustificare poeti come
Palazzeschi, Soffici, Papini e ancora altri, meno fedeli al Futurismo ma non
troppo distanti dalle sue ragioni ideali [...]
Nelle 460 pagine
di Antologia della poesia italiana
1909-1949 compaiono versi di 44 poeti: il primo è Aldo Palazzeschi e
l'ultima è Alda Merini (e forse questa è una delle prime antologie che
includano la assai nota poetessa milanese). Chiudo riportando un elenco dei
nomi di tutti i poeti qui presenti.
ANTOLOGIA DELLA
POESIA ITALIANA 1909-1949
Aldo Palazzeschi,
Ardengo Soffici, Giovanni Papini, Corrado Govoni, Mario Novaro, Clemente
Rebora, Piero Jahier, Enrico Pea, Dino Campana, Arturo Onofri, Camillo
Sbarbaro, Umberto Saba, Vincenzo Cardarelli, Emilio Cecchi, Giuseppe Ungaretti,
Giulio Arcangioli, Enrico Fracassi, Eugenio Montale, Angelo Barile, Luigi
Fallacara, Adriano Grande, Carlo Betocchi, Giorgio Vigolo, Luigi Bartolini,
Corrado Pavolini, Cesare Pavese, Sergio Solmi, Salvatore Quasimodo, Libero De
Libero, Leonardo Sinisgalli, Attilio Bertolucci, Sandro Penna, Augusto Cardile,
Alfonso Gatto, Giorgio Caproni, Luca Ghiselli, Antonia Pozzi, Mario Luzi,
Alessandro Parronchi, Piero Bigongiari, Roberto Rebora, Vittorio Sereni, Pier
Paolo Pasolini, Alda Merini.
Nessun commento:
Posta un commento