mercoledì 27 novembre 2019

Alla finestra









A volte crede di essere il solo
a guardare un passaggio di nuvole
sui tetti di questa città
una avanza, è tutt'uno con l'altra
rispunta, è diversa, scompare
la finestra è il suo microscopio
le nuvole i suoi minimi quanta.






Alla finestra è la dodicesima poesia del volumetto poetico di Luciano Erba (Milano 1922 - ivi 2010) intitolato Negli spazi intermedi: poesie '96 - '98, All'Insegna del Pesce d'Oro, Milano 1998; più esattamente, si trova alla pagina 31, all'interno di una sezione senza titolo (come deduco dagli spazi divisori visibili nell'indice, che frammentano in cinque gruppi le poesie del volumetto) insieme ad altre quattro¹. La medesima è presente anche nel volume Poesie 1951 - 2001, Mondadori, Milano 2002, che raccoglie l'intera opera poetica di Erba; qui è possibile rintracciarla nella sezione intitolata: Nella terra di mezzo (p. 278). A proposito dell'ultima fase della carriera poetica di Erba - e la poesia riportata ci entra in pieno - ecco cosa afferma il critico Enrico Testa in un frammento tratto dall'antologia Dopo la lirica. poeti italiani 1960-2000 (Einaudi, Torino 2005):


 [...] Agli elementi da sempre peculiari della poesia di Erba (principio inventivo, tensione immaginaria, dato biografico) s'aggiunge ora un'istanza riflessiva volta a sondare quei «mondi» o «spazi intermedi» in cui il soggetto, suddito dei «vari regni di sonno e d'assenza», si sente rapito «un po' di qua e un po' di là».²

Per quel che riguarda il testo, i "minimi quanta" dell'ultimo verso si rifanno alla parola latina "quantum" ("quanto" in italiano), ovvero, parafrasando il dizionario Zanichelli, ad "una quantità estremamente piccola, non ulteriormente divisibile, di grandezze fisiche".


NOTE
1) Le altre poesie sono: Tagiko (p. 25); Dal terrazzo (p. 27); In libreria (p. 29); Capodanno a Milano (p. 33).
2) Dal volume citato, alla pagina 119.

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