Ti chiedi perché in
tarda
età persista in me
questo bisogno
di parole e di fole.
Forse codarda
davanti al mondo
trema ancora la mia anima
come nei giorni
dell'adolescenza,
forse ad senso agogno
diverso dell'umano.
Così ho vissuto senza
progetti su me stesso
e senza fretta,
pago del mio
presente, prigioniero
degl'indugi che
furono il mio male.
Gli amici mi
assalivano con gli ovvi
argomenti del vero:
«Apri gli occhi! Non
vedi quanta gente
ti supera che vale
meno di te?». Ma
sordo a ogni rimbrotto
non volevo competere
né lottare - e conobbi
la dolcezza che si
nasconde sotto
le palpebre calate di
chi aspetta.
Questa poesia di
Fernando Bandini (Vicenza 1931 - ivi 2013), uno dei migliori poeti italiani del
XX secolo, si trova nel volume Meridiano
di Greenwich, edito dalla Garzanti nel 1998. Precisamente, è la sesta
poesia della sezione Passaggio a livello
(pag. 37).
Come spiega il
titolo, si tratta di un "frammento", ovvero di una parte di una
lettera indirizzata probabilmente ad un amico che, forse in un'altra lettera,
aveva chiesto al poeta il perché del suo insistere a comporre dei versi (parole e fole) anche in età avanzata; quasi che scrivere poesie sia cosa più
pertinente alla giovinezza. La risposta di Bandini mostra delle incertezze,
come indica quel "forse" iniziale; ipotizza, per cominciare, la
possibilità che ciò sia dovuto alla sua anima "codarda", ovvero
vigliacca, paurosa così come lo era al tempo della sua adolescenza.
Probabilmente, la codardia del poeta sta nel fatto di evitare la realtà e di
rifugiarsi nella fantasia: quel mondo di parole e di fiabe rappresentato dalla
poesia. Il secondo "forse", indica una spiegazione che in parte si
lega alla prima ipotesi: una ricerca personale di un senso autre, lontano, irreale. Ecco quindi la conseguenza di questa
appartata passione del poeta: un'esistenza senza particolari progetti o intenzioni:
fatta di lentezze, indugi e semplici appagamenti. Ai moniti degli amici che, in
passato, lo spronavano affinché uscisse dal suo guscio e si facesse valere, il
poeta non ha voluto mai rispondere, né mutare il suo comportamento, così
assuefatto e soddisfatto delle sue rinunce, delle mancanze, delle attese e
perfino delle apatie che hanno contraddistinto il suo passaggio sulla terra.
Nessun commento:
Posta un commento