Nacque a Riva Ligure
nel 1874 e morì a Torino nel 1953. Allievo del poeta Arturo Graf, insegnò
letteratura italiana all'Università di Torino a partire dal 1935. Fu, oltre che
poeta, prosatore, drammaturgo e critico d'arte (i suoi articoli uscirono sul
Corriere della Sera). I versi di Pastonchi attraversano molte tendenze
letterarie: parnassianesimo, estetismo, decadentismo. Ebbe larga fama ai suoi
tempi, ma ebbe anche molti detrattori; forse le sue migliori poesie si trovano
nelle ultime raccolte (I versetti e Endecasillabi), dove lo scrittore, ormai
in età matura, non di rado si lascia andare ad una sincera malinconia e mette
in risalto, oltre alla consapevolezza della propria solitudine, gli aspetti più
semplici e nello stesso tempo più esaltanti della natura.
Opere poetiche
"Saffiche
(1891-92)", Minetti, Chiabra & C., Savona 1892.
"Aurei
distici", Vachieri, Sanremo 1895.
"La Giostra
d'Amore e le Canzoni (1893-95)", Treves, Milano 1898.
"A mia madre.
Tre canzoni", Zanichelli, Bologna 1900.
"Italiche",
Streglio, Torino 1903.
"Belfonte.
Sonetti", Streglio, Torino 1903.
"Sul limite
dell'ombra", Streglio, Torino-Genova 1905.
"Il pilota
dorme", Formiggini, Genova 1913.
"Il randagio.
Poema", Mondadori, Roma 1921.
"Italiche. Nuove
poesie", Mondadori, Roma-Milano 1923.
"I versetti",
Mondadori, Milano 1931.
"Rime
dell'amicizia", Mondadori, Milano 1943.
"Endecasillabi",
Mondadori, Milano 1949.
Presenze in antologie
"Dai nostri
poeti viventi", 3° edizione, a cura di Eugenia Levi, Lumachi, Firenze 1903
(pp. 320-322).
"I Poeti
Italiani del secolo XIX", a cura di Raffaello Barbiera, Treves, Milano
1913 (p. 1289).
"Antologia della
lirica italiana", a cura di Angelo Ottolini, R. Caddeo & C., Milano
1923 (pp. 431-432).
"Antologia della
lirica italiana. Ottocento e Novecento", nuova edizione, a cura di Carlo
Culcasi, Garzanti, Milano 1947 (pp. 248-252).
"Antologia della
lirica contemporanea dal Carducci al 1940", a cura di Enrico M. Fusco,
SEI, Torino 1947 (pp. 99-107).
"La lirica
moderna", a cura di Francesco Pedrina, Trevisini, Milano 1951 (pp.
464-472).
"Un secolo di
poesia", a cura di Giovanni Alfonso Pellegrinetti, Petrini, Torino 1957
(pp. 152-159).
"L'antologia dei
poeti italiani dell'ultimo secolo", a cura di Giuseppe Ravegnani e
Giovanni Titta Rosa, Martello, Milano 1963 (pp. 255-266).
"Poeti italiani
del XX secolo", a cura di Alberto Frattini e Pasquale Tuscano, La Scuola,
Brescia 1974 (pp. 90-98).
"Poesia italiana
1224-1961. Un'Antologia", a cura di Antonio Carlo Ponti, Guerra, Perugia
1996 (p. 186).
"Torino Art
Nouveau e Crepuscolare", a cura di Roberto Rossi Precerutti, Crocetti,
Milano 2006 (pp. 60-61).
"Poeti per
Torino", a cura di Roberto Rossi Precerutti, Viennepierre, Milano 2008 (p.
57).
Testi
AUTUNNO ESTREMO
È così chiara e calma
di splendore,
senza un desìo che vi
muova ombra d'ale;
questa pace d'estrema
ora autunnale!
Posa la terra e gode
il suo stupore.
Tutto vi si rivela
nel pallore
con una purità che
ignora il male;
e su estatici monti
il cielo è quale
languido agli orli il
calice d'un fiore.
Tutto è di là da un
velo, ma sì lieve!
come un sogno di cosa
oltrevissuta,
che resta:
labilissimo tesoro.
Il tempo è immoto. Da
remota pieve
i suoi rintocchi su
la terra muta
cadono come lente
gocce d'oro.
(Dalla rivista «La
Lettura», dicembre 1919)
IL PINO
Solo al ciglio
dell'abisso,
tra le folgori e lo
sfacelo,
arretri il livido
cielo:
stai come crocefisso.
Apri le rigide rame
come palchi di
candelabri,
coi ciuffi degli aghi
scabri
aderti da l'arse
squame:
di una realtà così
espressa,
di una forma così
descritta,
che l'anima ne è
trafitta
nel suo profondo, e
ossessa.
O spirito del solo,
avverso
al mondo, e contra te
crudo,
resta desolato e
ignudo,
escluso
dall'universo!
(Da "I
versetti", 1931)
LA MIA STELLA
Gli altri bimbi solo
essi eran bimbi:
Io no. Io ero un
bimbo che guardava
vivere gli altri,
capitato a caso
tra gli altri sulla
terra: certo un bimbo
caduto da una stella,
ecco. E la notte
scivolavo dal letto
per cercarla
di là dai vetri, al
buio, la mia stella.
(Da
"Endecasillabi", 1949)
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