Qualcuno dice che fra
pochi anni scompariranno... ma anche quest'anno sono tornate! In verità si son
fatte desiderare un po', me ne sono accorto osservando il cielo all'inizio
della primavera: non ne vedevo neanche una. Poi, all'improvviso, sono comparse,
ed ora se ne vedono tante riempire l'azzurro e far più lieta la vita. Che siate
le benvenute anche quest'anno... Ma che tristezza è il pensare che all'inizio
dell'autunno prossimo, ve ne andrete via ancora una volta!
NUVOLE E RONDINI
di Andrea Agueci
(1906-2002)
Vidi nuvole d'oro
in pioggia e nebbia
disfarsi
e diventare
torba mota nella
bassura.
Ma vidi anche rondini
dal putrido pantano
prendere il fango
per farne nidi tra
l'azzurro, in alto.
(Da
"Crocevia", Edizioni del Ciclope, Palermo 1929)
RONDINE
di Luigi Fallacara
(1890-1963)
Or di celesti calme
provi agio,
o rondine. T'abbassi,
t'esalti,
ripalpitando ombrosa
sui viali,
lungo le nere
correnti
degli aridi asfalti.
Trovi le nostre
strade
facendo appena
oscillare d'azzurro
le indocili ali,
e gli occhi che il
sole ancor rade
ne cercano, miti e
terreni,
per porte, finestre
ed archi,
l'ultime luci, gli
ultimi baleni.
Confidente della
terra!
Sospesa leggera
su piazze che serra
già l'ombra notturna,
ascolti come s'esali
la vita d'un giorno.
E pare che tu ne
ripeta
voci, sospiri e
musiche serali
nell'aria in ritmi
di cadenza segreta.
Uccello subito e
muto,
consolatore della
sera!
Intorno ai cipressi
tu, in traccia
di giorni affaticati,
intorno alla croce di
braccia
che sopra un sedile
s'annera,
tristezze umane
conosci e agevoli
con voli carezzevoli.
Al verde della luce
che s'invola
dai prati, alle calme
del fiume che ancora
riflette un rosa
pallido di nube,
preferisci quest'ora
nostra e i nostri
approdi.
E di sorrisi che
schiudi
su volti delusi,
come quando
sull'acqua t'illudi
e imprimi i tuoi
cerchi d'azzurro,
silenziosa godi.
[Da "Poesie
(1914-1963)", Longo, Ravenna 1986]
ULTIMA RONDINE
di Ugo Ghiron
(1876-1952)
Ecco l'ultima rondine
si tolse
con disperato
cinguettìo dal nido:
lungi eran l'altre, e
niuna il suo raccolse
sperduto grido.
Ma quando via col suo
querulo affanno
varcato avrà piccola
e sola il mare,
che lieti cinguettìi
saluteranno
il suo arrivare!
Anima stanca, rondine
inquieta,
che chiami e chiami e
chiami chi fuggì
e non risponde, e pur
ti fece lieta
ai lieti dì,
spìccati, parti, o tu
nel nido sola:
varcalo il mare con
le sue procelle:
ancor le note a
ridestar tu vola
voci sorelle.
[Da "Poesie
(1908-1930)", Sandron, Palermo 1932]
RONDINI E FIORI
di Achille Leto
(1870-1963)
Marzo che partesi
ride a ogni soglia;
svolan le rondini,
l'erba germoglia.
Le nere rondini
appendon nidi,
e vanno e vengono
liete di stridi.
Ma preferiscono
gli umili tetti;
e l'erba mettevi
fiori gialletti.
Dopo le nuvole,
dopo i dì foschi,
i sogni cantano
dei grandi boschi.
Pensi anche ai
poveri,
marzo che muori,
con un pio lascito:
rondini e fiori.
(Da "Piccole
ali", Sandron, Milano-Palermo-Napoli 1914)
LE RONDINI
di Marino Marin
(1860-1951)
Sul filo aereo che
sovrasta al ciglio
de la strada le
rondini migranti
ciancian, venute lì
Dio sa quanti
borghi lontani, a
garrulo consiglio.
Più là sono altre:
ovunque è uno scompiglio
d'ali, un alacre
andare indietro e avanti,
un vigile spiar se il
gallo canti
da qualche aja
deserta il dì vermiglio.
Ed ecco: a un cenno
del Signore un rombo
traversa l'aria:
addio! Le rondinelle
van col Signore e non
le offende il piombo.
Già non son più che
un'ombra, un'ombra nera;
e noi chiediamo
tuttavia: sorelle,
ci rivedremo ancora a
primavera?
(Da "Luci e
ombre", Zanichelli, Bologna 1904)
RONDINI, O VOI DOVE
ANDATE?
di Marino Moretti
(1885-1979)
Rondini, o voi dove
andate
che par che il cielo
v’ingoi?
O amiche rondini,
fate
fate ch’io venga con
voi.
Rondini, io getterò
via
tutto ciò che amai,
tutto ciò
ch’è inutil peso,
terrò
soltanto l’anima mia.
Rondini, è certo che
poi
senza l’ombra d’un
pensiero
sarò leggero leggero
come il vento, come
voi.
E tu taci, anima mia.
Mentre che scema la
luce
andiamo dove ci
conduce
questo volo, andiamo
via.
(Da "Poesie
scritte col lapis", Mondadori, Milano 1970)
LA RONDINE
di Nicola Moscardelli
(1894-1943)
La rondine che giunge
ai nostri lidi
dopo lungo viaggio
giunge insieme alle
nostre rive acclivi
e al nostro cuore
che la riceve
e si bea del suo
canto aspro e selvaggio
folle e lieve.
La sua follia ella ha
tutta nel canto
ché il suo nido è
perfetto
e i rondinini imbocca
pazientemente sotto la
grondaia.
Perché non siamo
simili alla rondine?
Un grano di follia
ravviva il sonno
come un grano di sale
avviva il fuoco.
(Da "Canto della
vita", Vallecchi, Firenze 1939)
RONDINI
di Michele Pierri
(1899-1988)
Rompono il cielo
tepido
e finisce l'insetto,
sono le frecce nere
rondini del mio
petto,
solo giustizia
chiedono
le mie colpe, le
vere,
nero perfetto.
(Da "Realtà
oppure", Rebellato, Padova 1959)
RONDINELLA
di Giulio Salvadori
(1862-1928)
Il giglio fiorentino
e la vermiglia rosa
rendon l'aria odorosa
al vento mattutino
Dove la rondinella,
sopra l'immenso mare,
brilla come una
stella
un àttimo e scompare.
Con l'accorato trillo
ride, volando, e
geme:
l'immenso mar
tranquillo
ch'ella affrontò, non
teme.
Arrivò dall'Egitto
qui con le sue
sorelle:
sul mar fece tragitto
sotto il sole e le
stelle.
Chi tanto ardir le
diede?
chi le insegnò la
via?
La rondinella crede,
segue la madre pia.
Forse la madre un
giorno
cadde percossa al
suolo!
non fa con lei
ritorno;
ma le ha insegnato il
volo
Verso la dolce Terra
dove son rose e
gigli.
Se il vento e il mar
fan guerra
ai piccoletti figli,
Una bontà materna
che vede e ognora è
fida,
li veglia, li
governa,
è lor custode e
guida.
(Da "Ricordi
dell'umile Italia", Libreria Editrice Internazionale, Torino 1918)
RONDINI
di Rocco Scotellaro
(1923-1953)
Rondini voi,
guizzando d'aria
felici, rondini,
si turba di voli il
mio giaciglio.
(Da "Margherite
e rosolacci", Mondadori, Milano 1978)
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