martedì 25 aprile 2023

Le partigiane in due poesie

 

Quest’anno, in occasione del 25 aprile, ripropongo la lettura di due poesie che vedono protagoniste due figure femminili; sono due giovani donne che parteciparono direttamente alla Resistenza, e a cui due poeti: Enzo Petrini (Siena 1916 – Bassano del Grappa 2008) e Federico Almansi (Firenze 1924 – Milano 1978), hanno dedicato dei versi. Della prima, viene reso noto il nome: Anna; a parte ciò, se ne sa poco, ma è sicuro che il poeta l’ha perduta di vista; ciò nonostante l’uomo la ricorda ancora con affetto, ed è certo che, nel caso in cui si dovesse ricreare una situazione drammatica, simile a quella della guerra da poco conclusasi, entrambi tornerebbero a combattere per difendere quei valori che sono fondamentali per poter vivere in una società giusta e libera. Della seconda non si conosce neppure il nome, ma si sa che, come il poeta, ha vissuto e lottato negli anni del conflitto bellico, combacianti col periodo della loro prima giovinezza; tra i due, proprio in quel periodo, è nato qualcosa di particolarmente importante, che li lega ancora, malgrado ora siano lontani; il legame si estrinseca nella condivisione del forte dolore che la ragazza in particolare ha vissuto, a causa di gravi perdite affettive. Questo sentimento comune è stato talmente intenso che entrambi, ora, si sentono uniti per tutta la vita.

La poesia di Petrini, si trova nel volume intitolato In cammino, comprendente, oltre ai versi del poeta senese, quelli di Renzo Bresciani, Pigi Piotti e Angio Zane; fu pubblicato dalla Tipografia F. Apollonio e C. in Brescia nel 1946. Per una giovane partigiana, di Federico Almansi, è tratta dal volume Attesa. Poesie edite e inedite, Diego Dejaco Editore, Segrate 2015; era già apparsa nell’unica raccolta di versi che il poeta fiorentino pubblicò in vita: Poesie (1938-1946), Fussi, Firenze 1948.

 

 

 LE PARTIGIANE IN DUE POESIE

 



 

AD UNA PARTIGIANA

di Enzo Petrini

 

Forte, Anna, te penso

nell’educato cuore

e dolce ai perduti giorni

che chiusero la nostra giovinezza.

Riprendere le immagini non oso

al giro già fermo del tempo

eppur le voci sussistono immutate

e come vive

sulle strade che abbiamo conosciute.

Forse, se pensi, rivelati

fummo nella vera essenza

dimentichi degli uomini leggeri

che fingevano amore

e divorati

da una fiamma segreta

che ci rendeva uguali.

Or nella vita ti auguro

divertita ad altri frammenti

del consumato esistere

e conclusa.

Dopo il breve pertugio

il cerchio si richiude;

ma se tornasse il tempo,

saremmo ancora sull'altana

donde si domina il mondo.

 

(da In cammino, Tipografia F. Apollonio e C., Brescia 1946, pp. 76-77)

 

 

 


 

PER UNA GIOVANE PARTIGIANA

di Federico Almansi

 

L'ora che scende,

come un angelo ferito, ha l'amaro

di un desiderio vano.

Copre Milano

un velo di malinconia.

                                Fiorisce

l'amore, dopo tanto, nel tuo cuore.

Il tedesco quanto avevi distrusse.

Sopravvissuta al male disumano,

all'orrore dell'odio fratricida

una comune sventura ci univa.

 

Il tuo dolore sento mio, mio il pianto,

mio lo strazio che di un'ombra

vela il tuo bianco viso delicato.

Si rileva beata

la tua mia giovane vita umiliata.

 

(da Attesa. Poesie edite e inedite, Diego Dejaco Editore, Segrate 2015, p. 54)

 

 

 

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