lunedì 25 aprile 2022

Due poesie sugli orrori della guerra

 

Nell’occasione del 25 aprile di questo tragico anno, offro, a chi voglia leggerle, due brevi poesie che parlano della 2° Guerra Mondiale. La prima, di Giacomo Prampolini (Milano 1898 – Pisa 1975), mette in evidenza un paesaggio desolato e devastato dalla guerra, in cui si respira un’atmosfera di morte e distruzione, tipica dei luoghi in cui si è verificato un conflitto bellico. La seconda, di Elena Bono (Sonnino 1921 – Lavagna 2014), si sofferma brevemente sulle peggiori atrocità che possono facilmente accadere durante una guerra, che si concretizzano in esecuzioni sommarie, spietate, motivate soltanto da un odio estremo, e incomprensibile per chi è fuori da quel maledetto contesto, dove la ragionevolezza non trova spazio alcuno. Sperando in un futuro migliore di questo presente sempre più preoccupante, auguro a tutti un buon 25 aprile.

 

 

 

DUE POESIE SUGLI ORRORI DELLA GUERRA

 

 

I PONTI…

di Giacomo Prampolini

 

I ponti

distrutti…

rotte le braccia

da riva a riva,

oppressi i greti.

I ponti

colmati -

là sono morte

le onde

che il mare mandava.

Pesanti

passarono

i barbari -

ora sappiamo

che erano ciechi

più della morte.

 

(da "Molte stagioni", Mondadori, Milano 1962, p. 109)

 

 

 

 

RAPPRESAGLIA

di Elena Bono

 

Ci sono dieci morti sulla strada.

Il prete non li può benedire,

le loro madri non li possono lavare.

Stasera in ogni casa si prega per loro,

ogni madre li piange come figli.

 

(da "Poesie. Opera omnia", Le Mani, Recco-Genova 2007, p. 272)

 


Paul Nash, "We are Making a New World"
(da questa pagina web)


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