domenica 3 aprile 2022

Antologie: "La furia di Pegaso"

 

La furia di Pegaso. Poesia italiana d'oggi è il titolo di un'antologia poetica pubblicata nel 1996 a Milano dall'editrice Rosellina Archinto. In verità è una delle tante che videro la luce durante l'ultimo decennio del XX secolo, in cui la fanno da protagonisti specifici poeti italiani, appartenenti alle generazioni nate negli anni '30, '40 e '50 del Novecento. Nella lunga prefazione che precede la parte prettamente antologica, il curatore Marco Tornar, dopo aver chiarito il significato e il motivo del titolo, che si rifà al famoso cavallo della mitologia greca, sottolinea senza mezzi termini l'indirizzo politico dell'opera antologica, come dimostra questo frammento che ho estratto dalla medesima:

 

[…] Questo è un libro politico. Non è possibile considerare diversamente - oggi, a metà degli anni novanta - un'antologia di testi dei maggiori poeti contemporanei italiani. Degli unici testimoni, e garanti, di una parola ancora piena, profonda, radicale, non compromessa dalla mediocrità di un linguaggio e di una cultura che minaccia sempre più pericolosamente il valore del singolo nella collettività e il riflesso di quest'ultima nella consapevolezza individuale¹.

 

Quindi la dissertazione si sposta sul ruolo e sull'attualità della poesia: sempre più trascurata e marginalizzata, amata e praticata soltanto dai poeti stessi, che, ormai lontanissimi dal resto dell'umanità, scrivono e commentano sia i loro versi che quelli altrui circondati da una generale indifferenza. Ma questo isolamento non viene descritto in maniera negativa, anzi, comporta dei vantaggi non indifferenti per la poesia: la totale assenza di ragionamenti legati al profitto, alla moda e all'opportunismo, che le permettono di mantenersi pura e vera in una società dove tutto è contaminato dal capitalismo e dal consumismo. La base da cui parte questo lavoro antologico è un'altra storica antologia: La parola innamorata; questo libro, pubblicato nel lontano 1978, fece, a detta del curatore di La furia di Pegaso, da spartiacque, perché, come affermato nella prefazione di Giancarlo Pontiggia ed Enzo Di Mauro, quelle allor giovani generazioni di poeti avevano l'intenzione di creare una poesia che «usa i lettori, e non è usata». Fatto sta che in questa antologia figurano soltanto quattro dei diciassette poeti presenti in La parola innamorata. Dopo essersi soffermato su ciascuno dei quattordici poeti da lui scelti, Tornar conclude la sua prefazione chiedendosi dove siano i poeti in Italia, e se sarà ancora possibile un avvicinamento della società alla verità della loro voce; la risposta a questi quesiti si sostanzia nell'affermare il ruolo unico e importantissimo della poesia, qualsiasi tempo essa si trovi ad affrontare:

 

[…] Estranea alla cultura mercantile e a quella «specialistica», «ufficiale», dell'arcadia letteraria, del conformismo intellettuale, la poesia è il solo riferimento per chi voglia continuare ad abitare il fantastico, non staccare la propria vita da una tensione di conoscenza².

 

Chiudo riportando i nomi dei quattordici poeti presenti in La furia di Pegaso. 

 

LA FURIA DI PEGASO




 


Dario Bellezza, Roberto Carifi, Giuseppe Conte, Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Valerio Magrelli, Renato Minore, Roberto Mussapi, Nico Orengo, Renzo Paris, Umberto Piersanti, Paolo Ruffilli, Patrizia Valduga, Valentino Zeichen.


 

NOTE

1)     Da La furia di Pegaso, Archinto, Milano, p. 7.

2)     Da La furia di Pegaso, Archinto, Milano, p. 42.

 

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