Già è divenuto un
lontano ricordo, il transito quanto mai annunciato e temuto, dal secondo al
terzo millennio. Esiste una piccola antologia poetica, che comperai a quei
tempi e che ancora posseggo, in cui si parla di questo argomento; s'intitola Transiti (sottotitolo: Poesia di fine millennio), ed è stata
curata da Luca Giordano; fu pubblicata da Avagliano Editore in Cava de' Tirreni
nel 1999. Al suo interno si trovano versi di otto poeti italiani e alcuni
disegni di Gelsomino D'ambrosio. Ecco cosa c'è scritto sul piatto posteriore di
questo volumetto:
Fra suggestioni arcaiche e critica della società contemporanea, echi mitologici e motivi leopardiani, sette poeti italiani affrontano il tema del confine, mettendosi in viaggio per il nuovo millennio, alcuni per varcarlo come ignorandolo, altri per esorcizzare i possibili esiti di dolore e di straniamento. Più che il passaggio di un displuvio cronologico, il tema centrale dell'antologia finisce per essere il rapporto, assai più decisivo, fra la vita e la morte.
Il confine, se
esiste, è nell'uomo. E la voce del poeta - sottile, poco ascoltata, ma
consapevole e certa -, ignorando la scadenza del calendario, si richiama ad una
diversa tavola dei valori, andando a scavare proprio nell'uomo il senso ultimo
del vivere.
Ed ecco un
frammento della presentazione scritta dal curatore, che precede la parte
antologica:
Sappiamo che
nulla di tanto nuovo, perfino
nell'orrore, potrà accadere nel Duemila che non sia già mille volte accaduto,
ma il gioco dei transiti è troppo
carico di allusività per non apparirci uno specchio. E allora eccole queste
nuove letture d'occasione: per la
fine del millennio, e in attesa del nuovo
mondo che verrà d'incanto, la poesia torna qui ai temi radicali della vita
e della morte in un fragile gioco di allusioni.
Sei poeti
italiani tra i più rappresentativi delle tendenze letterarie di questa seconda
metà del secolo e due esuli americani
che, non sempre da poveri, per ragioni e tempi diversi hanno varcato le nostre
frontiere per un ignoto transito in
culture nuove e ideologie diverse, sono gli ospiti scelti per questo volumetto.
Con il maggior esponente della neoavanguardia italiana (e, forse, uno dei pochi
poeti italiani in grado di varcare, in questo secolo, i confini letterari
nazionali), si accompagnano le voci migliori di altre tensioni emotive e di
altre esperienze linguistiche che, in alcuni casi, proprio da lui hanno preso
il passo per differenze, in un
evidente (anche se non sempre conclamato) contrasto tematico, stilistico,
formale, ideologico. Voci, queste ultime, naturalmente, non compatte e non
riconducibili ad una unità di coro.
Voci esse stesse differenziate in visioni e luoghi l'una all'altra distanti.
Figure, tuttavia, altrettanto in rilievo nel panorama recente della nostra
poesia.
Queste mie
trascrizioni spiegano in modo esaustivo le tematiche dei versi che compongono
quest'antologia. Chiudo riportando i nomi dei poeti presenti nella stessa.
TRANSITI
POESIA DI FINE
MILLENNIO
Giuseppe Conte,
Maurizio Cucchi, Luigi Fontanella, Vivian Lamarque, Valerio Magrelli, Giose
Rimanelli, Vito Riviello, Edoardo Sanguineti.
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