Trattasi di
un'antologia in miniatura, ovvero di un volumetto (soltanto 64 pagine) che fu
allegato al quarto Annuario critico della poesia italiana, intitolato Poesia '97 e pubblicato da Castelvecchi,
in Roma, nel 1998. Quanto al contenuto, il sottotitolo del volumetto è assai
eloquente: vengono riportate trentasei poesie scritte da trenta poeti italiani,
su commissione; gli argomenti trattati sono quattro (ed altrettante sono le
sezioni dell'antologia): la fine del Comunismo (sezione I, titolo: Poesia in forma di delusione); la Terra
che muore a causa dell'inquinamento (sezione II, titolo: Canto per la terra che muore); la Guerra del Golfo (sezione III,
titolo: Dieci poesie tra pace e guerra);
il trentennale del Sessantotto (sezione IV, titolo: Il Sessantotto). Tali argomenti, evidentemente, erano di stretta
attualità all'epoca in cui l'antologia venne pubblicata. I testi sono di poeti
diversissimi tra loro, di svariate generazioni (da Mario Luzi a Giuseppe Conte,
da Andrea Zanzotto a Valerio Magrelli, da Edoardo Sanguineti a Paolo Febbraro);
ne risulta una, seppur minuscola, interessante selezione, e gli argomenti
trattati non sono certo banali, e uno di essi (facile individuare quale sia) è
tutt'ora al centro dell'attenzione generale. Certo, occorre sempre tenere
presente che dall'uscita di questo libretto sono passati più di vent'anni, ma,
a parte ciò, la lettura delle poesie qui presenti è ancora appassionante, e
porta inevitabilmente a riflettere su tre principali materie: politica, storia
e inquinamento. Ecco infine l'elenco dei poeti presenti in L'inconscio politico.
Dario Bellezza,
Alfonso Berardinelli, Carlo Bordini, Patrizia Cavalli, Giuseppe Conte, Claudio
Damiani, Roberto Deider, Gianni D'Elia, Enzo Di Mauro, Luciano Erba, Paolo
Febbraro, Franco Fortini, Vivian Lamarque, Mario Luzi, Valerio Magrelli,
Giorgio Manacorda, Dacia Maraini, Nico Naldini, Rossana Ombres, Nico Orengo,
Renzo Paris, Elio Pecora, Fabio Pusterla, Edoardo Sanguineti, Giorgio Scalise,
Bianca Tarozzi, Antonio Veneziani, Paolo Volponi, Andrea Zanzotto, Valentino
Zeichen.
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