Ecco un altro
volume della collana Letteratura italiana
Laterza, che è per metà saggio critico, e per metà antologia di testi. Il
titolo è: Pascoli, Gozzano e i
crepuscolari, pubblicato per la prima volta nel 1976 (quella che posseggo è
la 2° edizione del 1988); gli autori, o, meglio, i curatori, sono Mario Tropea
e Giuseppe Savoca. Bisogna dire, prima di tutto, che in questo libro Giovanni
Pascoli la fa da padrone rispetto agli altri poeti che pure sono citati nel
titolo: al poeta emiliano, infatti, sono state dedicate ben 94 pagine delle 136
totali (escludendo la tavola delle abbreviazioni e gl'indici ovviamente). C'è
quindi da aggiungere che Guido Gozzano, presente nella seconda sezione del
volume, malgrado l'apparente distinzione, viene inserito in un discorso
generale, che comprende anche i cosiddetti poeti crepuscolari. A mio parere, il
volume poteva essere ampliato, inserendo Gabriele D'Annunzio e Arturo Graf: due
poeti che, insieme al Pascoli, influenzarono in modo netto i versi di Gozzano e
dei poeti crepuscolari; inoltre, il poeta torinese meritava decisamente
maggiore spazio, insieme a Sergio Corazzini, Corrado Govoni e Aldo Palazzeschi.
Il saggio antologico, risulta quindi strutturato in maniera disomogenea,
mostrando delle evidenti lacune in quanto alla attribuzione d'importanza dei
protagonisti che vi compaiono. Per il resto, nulla da eccepire sulla parte
meramente saggistica, così come per quella antologica riservata al Pascoli.
Tutti gli altri, relegati in poche pagine e sbrigativamente trattati, per forza
di cose risultano penalizzati e sviliti.
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