Eccomi di nuovo a
parlare di un'antologia che non è prettamente poetica, avendo al suo interno
brani di prosa. S'intitola La
Scapigliatura, è stata curata dal critico Elio Gioanola ed è stata
pubblicata da Marietti Editore in Torino, nel 1975. Per far capire di cosa si
tratta, ritengo cosa conveniente riportare la sinossi pubblicitaria presente sulla
quarta di copertina di questo volume:
Nella storia
letteraria LA SCAPIGLIATURA è una pagina significativa, ancora in parte inesplorata
o fraintesa: si pensi a certe ingiuste condanne della vecchia critica
idealistica o all'eccessivo rivoluzionismo sociologico della critica più
recente. Periodo di sperimentazione e di inquietudine, cerniera - così l'hanno
definita alcuni critici - tra la crisi del secondo Romanticismo e la stagione
realistica e veristica che la letteratura rusticale degli anni 1840-1855 aveva
timidamente annunziato, la Scapigliatura viene presentata in questa agile ma
esauriente antologia come la prima, originale rivoluzione decadente della
nostra letteratura. Introduzioni, commenti e note illustrano le caratteristiche
psicologiche e stilistiche di ogni personalità, senza peraltro sacrificare e
anzi rilevando in concretezza storica, i caratteri, le originalità e le
tensioni del movimento nel suo complesso.
Per quanto
riguarda la struttura del libro, si parte da un'introduzione assi scrupolosa e
particolareggiata, divisa nei seguenti paragrafi:
1. Quadro storico-culturale, - 2. Bohème di casa nostra, - 3. Manzoni padre e Rovani padrino, - 4. Scapigliatura come «minoranza sconfitta», - 5. Scapigliatura come simbolismo mancato, - 6. Il «dualismo» scapigliato, - 7. Dualismo estetico: i due Boito e Gualdo, - 8. Stilismo come deformazione del segno: Dossi, - 9. Dualismo patetico: Praga, Tarchetti, ecc., - 10. Dualismo come conflitto psichico: Camerana, - 11. Sperimentalismo piemontese e ligure: Sacchetti, Faldella, Zena.
Si passa quindi
alla parte antologica vera e propria, divisa in tre sezioni che vado ad
elencare, inserendovi anche gli scrittori presi in considerazione:
SCAPIGLIATURA
LOMBARDA
Cletto Arrighi,
Emilio Praga, Arrigo Boito, Igino Ugo Tarchetti, Giulio Pinchetti, Camillo
Bazzero, Camillo Boito, Luigi Gualdo, Carlo Dossi.
SCAPIGLIATURA
PIEMONTESE
Giovanni
Camerana, Giovanni Faldella, Roberto Sacchetti.
SCAPIGLIATURA
LIGURE
Remigio Zena,
Pietro Guastavino.
Ora, volendo
porre, a compendio di questo post, una breve, personalissima considerazione,
non posso che plaudire l'ottimo lavoro svolto dal curatore, sia per ciò che
concerne l'analisi generale del periodo storico e degli elementi fondamentali
che caratterizzano il movimento scapigliato, sia per la meticolosa scelta dei
testi, prosastici o in versi, preceduti da commenti ineccepibili e assai utili.
Qualche perplessità, forse, si ha nel trovare una sezione riservata alla
Scapigliatura ligure, la quale, seppure sia esistita, non credo abbia un valore
rilevante nel contesto del movimento; e, proprio nella sezione citata, un po'
di sorpresa si prova nel trovare il nome di Pietro Guastavino: poeta minore che
ben pochi ricordano, e che non risulta inserito in nessun'altra antologia che io conosca, dedicata alla Scapigliatura.
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