Nacque a Sagno,
in Svizzera, nel 1871 e morì a Lugano nel 1973. Per tutta la vita si dedicò
all'insegnamento, prima come docente e poi come rettore in un liceo di Lugano.
Pubblicò svariati libri di versi e alcuni romanzi; la sua ultima raccolta
poetica uscì quando aveva già compiuto cento anni. Inizialmente carducciano e
dannunziano, seppe evolvere la sua poesia dimostrandosi, nella maturità, un
seguace di Giovanni Pascoli; ciò emerge in modo netto nella ricapitolativa
raccolta L'artefice malcontento, dove
Chiesa radunò il meglio della sua produzione in versi, e dove si possono
apprezzare maggiormente le sue poesie della fase più avanzata, pregne
d'intimismo e attente alle mutazioni stagionali. Particolarmente notevoli sono
alcuni sonetti del poeta svizzero, che in questa forma metrica si distinse e
diede il meglio di sé.
"Preludio",
Fontana e Mondaini, Milano 1897.
"La
Cattedrale", Baldini, Castoldi e C., Milano 1903.
"La
Reggia", Baldini, Castoldi e C., Milano 1904.
"Calliope",
E. Cagnoni, Lugano 1907.
"I viali
d'oro", Formiggini, Modena 1911.
"Fuochi di
primavera", Formiggini, Roma 1919.
"Consolazioni",
Zanichelli, Bologna 1921.
"La stellata
sera", Mondadori, Milano 1933.
"L'artefice
malcontento", Mondadori, Milano 1950.
"Alla gioia
fuggitiva e altre poesie", Scheiwiller, Milano 1953.
"Sonetti di
San Silvestro", Scheiwiller, Milano 1971.
"Tre noci in
un cestello", G. Topi, Lugano 1972.
Presenze in
antologie
"Antologia
della lirica italiana", a cura di Angelo Ottolini, R. Caddeo & C.,
Milano 1923 (pp. 339-340).
"Poeti
d'oggi: 1900-1925", a cura di Giovanni Papini e Pietro Pancrazi,
Vallecchi, Firenze 1925 (pp. 146-150).
"Le più
belle pagine dei poeti d'oggi", 2° edizione, a cura di Olindo Giacobbe,
Carabba, Lanciano 1928 (vol. II, pp. 98-113).
"La nuova
poesia religiosa italiana", a cura di Gino Novelli, La Tradizione, Palermo
1931 (pp. 101-105).
"Antologia
della lirica contemporanea dal Carducci al 1940", a cura di Enrico M.
Fusco, SEI, Torino 1947 (pp. 176-180).
"Antologia
della lirica italiana. Ottocento e Novecento", nuova edizione, a cura di
Carlo Culcasi, Garzanti, Milano 1947 (pp. 229-230).
"L'antologia
dei poeti italiani dell'ultimo secolo", a cura di Giuseppe Ravegnani e
Giovanni Titta Rosa, Martello, Milano 1963 (pp. 205-208).
"Cento anni di
poesia nella Svizzera italiana", a cura di Giovanni Bonalumi, Renato
Martinoni e Pier Vincenzo Mengaldo, Dadò, Locarno 1997 (pp. 41-66).
Testi
DOCILE, AGILE AL
SUO FINE OGGI CORRE
Docile, agile al
suo fine oggi corre,
vincitrice
d'ostacoli e d'inciampi
la via; né
chiostro o casa è che scampi
alla sua furia, o
campanile o torre.
Le sfatte pietre
respinge a comporre
nuovi edifizi su
più vasti campi;
pronta alla vita,
come dietro lampi
voce di tuoni,
ella sonora accorre.
Qui verdeggiava
un cimitero, ed ogni
rumor finiva. Qui
parean le foci
della vita nel
pelago dei sogni.
E la via nuova,
stridula di voci,
folle d'oblio,
rabida di bisogni,
tonando irruppe
fra le bianche croci.
(da
"Calliope")
SOLE DI
PRIMAVERA, IO NON SAPEVO
Sole di
primavera, io non sapevo
che sì bello tu
fossi e grande e nuovo,
né tal dolcezza
se le mani muovo
nel tuo lume
dorato e di te bevo.
Veder cose, udir
voci è tal sollievo
che di chiudere
ancor gli occhi mi provo
per il piacer di
riaprirli; e trovo
la perduta mia
voce e un grido levo.
E anche gli
alberi, i monti, l'erbe... Un volto
di meraviglia
oggi la terra, fisso
nella celeste
fiamma onde si pasce.
E anch'io...
Guardo il sol giovane che nasce;
guardo fin alla
cecità l'abisso
donde egli sorge,
il rombo d'oro ascolto.
(da "L'artefice malcontento")
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