domenica 2 dicembre 2018

Antologie: "Poeti della Scapigliatura"


Sono diverse, e tutte interessanti, le antologie dedicate agli scrittori che furono definiti "scapigliati"; alcune di queste, sono rivolte solamente ai poeti. La Scapigliatura fu un movimento artistico decisamente rivoluzionario, che coinvolse, oltre agli scrittori, anche pittori e musicisti; ma, probabilmente, fu sul versante poetico che si distinse in maggior misura. Tra le antologie settoriali che posero la loro attenzione sugli scapigliati, una delle prime (in ordine cronologico) ad essere pubblicata fu Poeti della Scapigliatura, a cura di Mario Petrucciani e Neuro Bonifazi, Armando Argalia Editore, Urbino 1960. Nelle 304 pagine di questo volume, dopo una impeccabile introduzione di Neuro Bonifazi, si accolgono alcune poesie di 13 scrittori; giustamente, uno spazio consistente viene occupato dai quattro poeti maggiori della Scapigliatura: Emilio Praga, Iginio Ugo Tarchetti, Arrigo Boito e Giovanni Camerana. Seguono altri nove lirici, che, pur avendo delle caratteristiche tali da avvicinarli in qualche modo al movimento, non furono certo scapigliati a tutto tondo. Ma è pur vero che, tra i quattro più illustri esponenti, ce ne sono almeno due che potrebbero essere catalogati in modo diverso; per esempio, Tarchetti può benissimo essere definito un post-romantico sui generis, ossessionato dall'orrido e dalla morte; mentre Camerana, se si prendono in considerazione alcune sue liriche, potrebbe rientrare tra i poeti che in Italia anticiparono il simbolismo, o tra coloro che abbracciarono per primi le allettanti atmosfere del decadentismo europeo. I veri scapigliati, alla fine, possono ridursi ai nomi di Praga e Boito, viste le tante peculiarità che li accomunano, tra le quali lo spavaldo e irrispettoso sbandieramento della rivolta contro la tradizione letteraria nostrana, il percettibile senso del macabro e un maledettismo ereditato dalla migliore letteratura europea della metà del XIX secolo, rappresentata magistralmente da scrittori come Charles Baudelaire e Edgar Allan Poe. Stupisce l'assenza di uno scapigliato minore ma autentico, quale fu senz'altro Giulio Pinchetti; un po' di sconcerto suscita invece la presenza di qualche poeta quasi o del tutto ignorato dalle antologie e quindi sconosciuto, come Pier Enea Guarnerio. D'altronde, come si vedrà quando me ne occuperò, anche altre antologie sugli scapigliati inserirono più di un nome azzardato nella selezione dei testi che furono scelti per realizzarle. Il fatto è che, come accade quando si parla di scuole o movimenti che non sono perfettamente delineati né precisamente circoscritti, è facile trovare elementi che accomunano scrittori sostanzialmente dissimili, che comunque hanno respirato la stessa aria e gli stessi fermenti di un determinato periodo storico-letterario. La Scapigliatura, da questo punto di vista offre molte possibilità e interpretazioni. Ecco, infine, i nomi dei poeti presenti in questa antologia. 



POETI DELLA SCAPIGLIATURA

Emilio Praga, Iginio Ugo Tarchetti, Arrigo Boito, Giovanni Camerana, Bernardino Zendrini, Vittorio Salmini, Domenico Milelli, Lorenzo Stecchetti, Luigi Gualdo, Achille Torelli, Pier Enea Guarnerio, Pompeo Bettini, Remigio Zena. 


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