I profumi
rappresentano qualcosa di estremamente importante nell’ambito del simbolismo
letterario (si pensi al capitolo X del romanzo Controcorrente di Joris Karl Huymans). Nei poeti italiani più
prossimi all’area simbolista, però, tale importanza non si riscontra, a parte
qualche eccezione, rappresentata per esempio da Corrado Govoni, che nelle sue
prime raccolte di versi dedica più pagine ai profumi ed alle loro simbologie. Le
esalazioni gradevoli che più attraggono le fantasie dei poeti nostrani
provengono dai fiori e dai frutti di alcune piante in particolare: viole,
violaciocche, gigli, gardenie, corylopsis, tigli, alghe ecc. Questi profumi
suscitano pensieri e sentimenti di diverso genere: malinconici, nostalgici,
voluttuosi, fantasiosi. Anche l’intensità di tali aromi varia di molto: alcuni
sono blandi, e inducono chi li respira ad un quieto riposo; altri sono
vigorosi, e caricano di energia coloro che li aspirano. Spesso, i profumi
suscitano ricordi infantili, producendo un piacere insolito e inatteso in chi
si rammenta di averli già percepiti in tempi lontani e felici. Ma ciò che
colpisce in modo più travolgente i sensi dei poeti, deriva da profumi presenti
sui corpi di donne - magari un tempo amate dai poeti stessi - che procurano,
oltre all’attrazione fisica, dei ricordi soavi e intensi, legati ad amori
fortemente passionali, finiti sì, ma ancora ben vivi nella loro mente.
Poesie sull’argomento
Diego Angeli:
"L'odore delle violacciocche" in "L'Oratorio d'Amore"
(1904).
Gabriele D'Annunzio:
"Romanza" in "L'Isottèo. La Chimera" (1890).
Guido Da Verona:
"Profumo dei tigli" in "Il libro del mio sogno errante"
(1919).
Luigi Donati.
"Lilia" in "Poesia di passione" (1928).
Giacomo Gigli:
"Odor di viole" in "Maggiolata" (1904).
Cosimo Giorgieri
Contri: "Una fragranza" in «Nuova Antologia», aprile 1906.
Corrado Govoni:
"Altare privilegiato" e "Profumi allegorici" in "Le
Fiale" (1903).
Corrado Govoni
"I profumi" e "L'odore delle gardenie" in "Gli
aborti" (1907).
Arturo Graf:
"Fragranza" in "Le Danaidi" (1905).
Amalia
Guglielminetti: "I profumi" in "Le Seduzioni" (1909).
Giuseppe Lipparini:
"Profumo" in "Stati d'animo e altre poesie" (1917).
Remo Mannoni, "Piccoli
echi" in «Il Trionfo d'Amore», dicembre 1903.
Enzo Marcellusi:
"All'umidor del vespero, tra rasi" in "Il giardino dei
supplizi" (1909).
Nicola Moscardelli:
"Profumi" in "La Veglia" (1913).
Romolo Quaglino:
"Odor di corylopsis" in "I Modi. Anime e Simboli" (1896).
Emanuele Sella:
"Il testamento" in "Monteluce" (1909).
Domenico Tumiati:
"Profumo amaro" in "Musica antica per chitarra" (1897).
Alessandro Varaldo: "E mentre inseguo folle ed anelante" in "Marine liguri" (1898).
Testi
ROMANZA
di Gabriele
D'Annunzio (1863-1938)
Il porto ampio
s'addorme,
stanco d'uman lavoro:
chiude un molle
tesoro
entro il suo seno
enorme.
Par che ne l'aria
salga
un suo possente
fiato:
è caldo e profumato
come di frutti e
d'alga.
Arde qualche fanale,
raro tra la nebbietta:
il chiaror torbo
getta
lunghe e péndule
scale.
Ad ora ad or si leva
un flutto, e su le
prore
fa trepido romore
qual d'un gregge che
beva.
Come crescono i vènti
de la terra, più
gravi
li odori e più soavi
e più sottili e
ardenti
Salgon da' vasti
legni
carchi di spezie
rare.
E ne l'alba lunare
a noi s'aprono i
regni
meravigliosi, i liti
cari a 'l Sole, ove
amando
vivono e poetando
uomini forti e miti.
Da 'l soffio a l'aria
effusi
per lunghe onde i
profumi,
come celesti fiumi
in un solo confusi,
ondeggian su la bruna
congerie de le
antenne.
Ed ecco, ne 'l
solenne
silenzio de la luna,
alzasi un lento coro
da quella selva,
informe.
Il porto ampio
s'addorme,
stanco d'uman lavoro.
(da “L’Isottèo. La Chimera”, Treves, Milano 1906, pp. 212-213)
PROFUMO AMARO
di Domenico Tumiati
(1874-1943)
Sul ciel d'arancio
passano lo rondini,
occhi neri de l'aria.
Immobili cipressi le
riguardano
da la via solitaria.
I cipressi nei neri
occhi s'appuntano
con desiderio strano.
Dice il profumo de le
amare coccole:
desiderare vano.
(da "Musica
antica per chitarra", Landi, Firenze 1897, p. 34)
Musée archéologique départemental de Jublains (Mayenne, France): "fioles à parfum en verre, Jublains" (da questa pagina web) |
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