Nacque a Bologna
nel 1863 e ivi morì nel 1933. Fu allievo di Giosuè Carducci e ben presto
divenne insegnate universitario a Bologna, dove, dal 1898 tenne la cattedra di
grammatica latina e greca. Dal 1924 fu ordinato senatore del Regno. Scrisse
poesie fin dall’infanzia, sia in lingua italiana che in latino; fu ottimo
traduttore, in particolare di Virgilio, di cui curò l’Opera omnia. Limitandoci ad un breve commento della sua produzione
poetica in italiano, si può affermare che Albini rimase sempre un carducciano
e, comunque, un poeta strettamente legato ad un fare poetico prettamente
ottocentesco.
Opere poetiche
“Poesie varie”,
Zanichelli, Bologna 1887.
“Liriche
(1887-1893)”, Loescher, Torino-Roma 1894.
“Poesie”,
Zanichelli, Bologna 1901.
Presenze in
antologie
"Dai nostri
poeti viventi", 3° edizione, a cura di Eugenia Levi, Lumachi, Firenze 1903
(pp. 14-15).
Testi
QUARTETTO
Scote il
quartetto di Mozàrt le corde
Armoniose dei
cavati legni:
Il suon
s'effonde, né profana morde
Cura già più gli
ammaliati ingegni.
E tu pure, o
Gentil, non lungi siedi,
A le degne di te
note beata;
Ma la linea
purissima non vedi
Di tua pallida
guancia delicata;
Che un marmo pare
de la dotta Atene,
Se non che su da
l'anima amorosa
Spesso una fiamma
a colorarla viene,
Come i baci del
sole un fior di rosa.
Odo e veggo: la
sorte, aspra talora,
Gemina fonte di
piacer mi schiude,
Ond'io raccolgo a
delibar quest'ora.
Quanta è ne
l'alma mia, forza e virtude.
Tale il greco
nocchier, a cui possente
Inno giungeva su
pel mar sicano,
Stava, teso
l'orecchio, immobilmente
Pendulo il remo
da la lenta mano.
Gennaio 1887.
(da "Poesie varie", Zanichelli, Bologna 1887, pp. 82-83)
Da
"TRAMONTI"
II.
Il giorno cade,
un di que' giorni d'oro,
Ch'è rammarico a
l'uom d'esser mortale:
Innanzi al
Palatino imperiale
Porporeggia il
novissimo decoro;
E le colonne
memori dal Foro
Guardano ancor
per la Via Trionfale:
Romita intanto il
Campidoglio sale,
E di sua venustà
non chiede alloro,
Una dama e
dilegua. Il giorno cade,
E lentamente
l'inamabil velo
Gli augusti spazi
e le reliquie invade.
Tale da antico
l'uom, intento, anelo,
Vedea fuggirsi
per le lievi strade
Il sol nel mare e
la bellezza in cielo.
(da
"Poesie", Zanichelli, Bologna 1901, p. 8)
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