Nacque a Vicenza
nel 1910 e morì a Roma nel 1971. Oltre che poeta, fu prosatore e giornalista;
quest'ultima attività divenne la principale, allorché, sposatosi con una
scrittrice statunitense, si trasferì in America. Decisamente al di fuori dalla
poetica degli ermetici, Barolini preferì sempre la chiarezza del linguaggio; i
temi che ritornano più spesso nei suoi versi, sono quelli degli affetti
familiari, dei paesaggi e della variegata umanità con cui entrò in contatto
nelle diversissime fasi della sua vita. Pochi furono ad elogiarlo ai suoi
tempi, pochissimi oggi lo ricordano, malgrado fosse in possesso di qualità
poetiche non indifferenti.
Opere poetiche
"Cinque
canti", Corridoni, Vicenza 1930.
"Statua
ferma", Degli Orfini, Genova 1934.
"La gaia
gioventù e altri versi agli amici", Ediz. dell'Asino Volante, Vicenza
1938.
"Il
meraviglioso giardino", Ediz. del Pellicano, Vicenza 1941.
"Poesie di
dolore in morte di Caterina e tre preghiere in aggiunta", Il Pellicano,
Vicenza 1943.
"Viaggio col
veliero San Spiridione", Il Pellicano, Vicenza 1946.
"Il veliero
sommerso", Il Pellicano, Vicenza 1949.
" La gaia
gioventù e altri versi agli amici" (2° ed. aumentata), Neri Pozza, Venezia
1953.
"Elegie di
Croton", Feltrinelli, Milano 1959.
"Poesie alla
madre", Neri Pozza, Venezia 1960.
"Il
meraviglioso giardino" (nuova edizione), Feltrinelli, Milano 1964.
"L'angelo
attento, Il meraviglioso giardino e altre poesie inedite", Feltrinelli,
Milano 1968.
Presenze in
antologie
"L'antologia
dei poeti italiani dell'ultimo secolo", a cura di Giuseppe Ravegnani e
Giovanni Titta Rosa, Martello, Milano 1963 (pp. 1011-1020).
Testi
MEMORIA
Sei andata
lontano,
di là dalle
pesanti
strade del nulla,
madre;
se più non odo il
tuo richiamo
e sta con te
profonda
la stessa voce
dei morti,
che non parla non
pesa e non ha eco,
non è distinta e
tace
fonda nel cuore
umano.
Le tue vesti,
i capelli
scompigliati dal vento
sulla spiaggia;
l'afrore di
tempesta, di salso
e la pioggia
intermittente:
«Non andare più
avanti,
il mare è fosco,
è tempo di
vestirsi,
il tuo
giubbino...»
Questa voce
sospesa
nei frantumi
dell'aria.
Le vestigia dei
miei piedi
gracili di
fanciullo:
l'onda le
lambiva,
le spianava.
Le buche
abbandonate tra i badili,
i secchielli
tra i castelli
demoliti di rena.
La sorella fuggiva,
cherubino di
bronzo che sparì:
si schermiva tra
le risa
le alghe
le conchiglie.
La tua voce,
madre, tace di
là,
né odo più
se mai si esprime
in un rapito
suono.
Sulla rena,
ogni vestigia è
cancellata.
Io fui:
ogni bontà, ogni
trastullo.
La giovinezza è
stata
(da "Poesie
alla madre")
MEMORIA DI
ADRIANO
Adriano,
dalle ali
d'arcangelo,
impasto di fango
urbano.
Ti abbarbicavi ai
prodigi
dei calcoli
perfetti
col candore dei
maledetti dalla ricchezza;
e la furberia dei
felici
che non credono a
nulla
e a niente sono
ligi,
tranne che ai
loro sogni.
Ti ho portato
uno strano amore:
un misto di
rispetto e di rabbia,
uno sconfinato
affetto
e un fastidio per
la tua gabbia
e per il tuo
Cristo profano.
Ma poi,
quando te ne sei
andato,
ti ho donato ghirlande
e solo ghirlande
di devozione.
Non troveremo mai
più
un maestro così
prepotente,
per dare misura
alle nostre pazzie di giustizia
e per gridare che
il mondo
è fatto anche
dalla povera gente!
(da
"L'angelo attento, Il meraviglioso giardino e altre poesie inedite")
L'ho incontrato qualche volta a Roma in San Carlo al Corso: un Signore elegante, quasi timido, molto religioso. Andava ad incontrare il rosminiano don Clemente Riva, negli anni 1964-65. Questi mi disse che era scrittore e poeta. Poi lessi le sue poesie e vi trovai la malinconia, la religiosità e i suoi affetti e i suoi scrupoli, che certamente gli derivavano dalla sua educazione religiosa.
RispondiEliminaL'ho incontrato qualche volta a Roma in San Carlo al Corso: un Signore elegante, quasi timido, molto religioso. Andava ad incontrare il rosminiano don Clemente Riva, negli anni 1964-65. Questi mi disse che era scrittore e poeta. Poi lessi le sue poesie e vi trovai la malinconia, la religiosità e i suoi affetti e i suoi scrupoli, che certamente gli derivavano dalla sua educazione religiosa.
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