Nacque a Zevio nel 1879 e morì a Verona nel 1963. Abbandonati gli studi in
Lettere all'Università di Padova, si trasferì in Olanda dove cominciò a
lavorare come insegnante. Tornato, dopo nove anni, in Italia, si sposò e
ottenne un impiego (sempre come insegnante) ad Ascoli. Dopo la Grande Guerra, a
cui partecipò, Spiritini tornò a professare l'insegnamento a Padova, a
Marsiglia e quindi a Verona. Si interessò soprattutto di poesia straniera e
pubblicò molte traduzioni e antologie. Come poeta iniziò nel solco della
tradizione classica per poi avvicinarsi al genere epigrammatico. Recentemente è
stato pubblicato un volume ("Versi", QuiEdit, Verona 2010) che
contiene una scelta antologica delle sue liriche.
Opere poetiche
"In
Olanda", Aldo Manuzio, Verona 1904.
"La veglia delle
armi", Streglio, Torino 1907.
"Le Perle della
Corona", Carabba, Lanciano 1931.
"Le
Invocazioni", Carabba, Lanciano 1935.
"Zodiaco",
Mondadori, Verona 1938.
"Poesie
proibite", Ausonia, Siena 1948.
"Le
Offerte", Dante, Verona 1950.
"Le
Grazie", Gastaldi, Milano 1952.
"Et ultra",
Vita Veronese, Verona 1958.
Presenze in antologie
"Poeti delle
Venezie", a cura di Federico Binaghi e Guido Marta, Zanetti, Venezia 1926
(pp. 246-249).
"L'Adunata della
poesia", 2° edizione, a cura di Arnolfo Santelli, Editoriale Italiana
Contemporanea, Arezzo 1929 (pp. 503-504).
"Antologia della
lirica italiana. Ottocento e Novecento", nuova edizione, a cura di Carlo
Culcasi, Garzanti, Milano 1947 (p. 351).
Testi
QUANDO IL TEDIO MI
AFFERRA...
Quando il tedio mi
afferra e ne la gola
mi strozza una
bestemmia velenosa,
hai ben ragione allor
d'esser gelosa
ché nel mio cor non
domini più sola.
Gialla e fredda nel
manto sepolcrale
viene al mio amor la
morte, tua rivale.
E... vorrei proprio
nel lastrico giù
tuffar la testa e non
muovermi più.
(Da "In
Olanda")
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