Udii un cavaliere
passare sopra il
colle;
la luna splendeva
serena;
la notte era muta;
aveva l'elmo
d'argento
e pallido egli era;
e il suo cavallo,
d'avorio.
Questa è una breve
poesia che, nel nostro paese, primariamente comparve all'interno del volume Poesia inglese del Novecento, un'antologia
curata da Carlo Izzo e pubblicata dall'editore Guanda nel 1967. Io l'ho estratta da un'altra opera antologica interessantissima: L'albero delle parole, a cura di Donatella Bisutti, edita da Feltrinelli nel 1996 (si trova alla pagina 35). I pochi,
bellissimi versi, mostrano in modo eloquente, uno spicchio del mondo fantastico
e favoloso di cui fu sempre appassionato descrittore Walter John De La Mare (Charlton
1873 - Twickenham 1956), poeta inglese famoso soprattutto per le sue opere
dedicate ai bambini. Solo un uomo come lui, dotato di una fantasia non comune e
appassionato di mondi fiabeschi, di cui con tutta probabilità si era invaghito
proprio nel periodo infantile, poteva creare poesie come questa, con
protagonista un personaggio tra il mitologico e l'assurdo: un cavaliere
pallido, dall'elmo d'argento, che attraversa la vallata in una notte serena
sopra il suo cavallo d'avorio: una figura fantastica, impossibile, ma che,
soltanto a immaginarsela, suscita un fascino immenso. Per certi aspetti, i
versi qui riportati possono far pensare a certe poesie crepuscolari; in particolare
mi vengono in mente le famose "marionette" di Sergio Corazzini che si
animano e dialogano, o la "principessa bianca" di Aldo Palazzeschi
che, essendo una statua, confessa la sua impossibilità di amare qualcuno o
qualcosa. Altri accostamenti - parlando sempre di poesia italiana del Novecento
- potrebbero esser fatti ricordando le figure surrealiste e fantasiose di
Massimo Bontempelli presenti nella sua ultima opera poetica: Il purosangue. L'ubriaco, o, ancora,
alcuni personaggi al limite tra il fantastico ed il favolistico, descritti da
Ugo Betti nei versi della sua prima raccolta: Il re pensieroso.
Viktor Mikhailovich Vasnetsov, "The Knight at the Crossroads" (da questa pagina web) |
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