Nel 1920, soltanto
dopo due decenni dall'inizio del XX secolo, due rinomati critici letterari:
Giovanni Papini e Pietro Pancrazi, vollero far uscire un'antologia che
raccogliesse il meglio della produzione letteraria italiana appartenete al
ventennio appena trascorso, tenendo presente però, soltanto la parte che
contenesse maggiori riferimenti alla poesia o che, comunque, si dimostrasse più
pregna di lirismo. Intitolarono perciò tale opera: Poeti d'oggi (1900-1920). In breve tempo il libro divenne famoso,
e, seppure i due curatori furono anche sommersi di critiche per l'impostazione,
le esclusioni e gli spazi che contraddistinguono la selezione, si può affermare
che Poeti d'oggi fu considerata
l'antologia più idonea e meglio predisposta a rappresentare le più talentuose
personalità poetiche e, più in generale, letterarie, dell'Italia d'inizio
Novecento. Come già accennato, le pagine del libro contengono sia poesie che
prose; d'altronde, mai come in questo determinato periodo, la letteratura
italiana si andò trasformando, acquisendo un nuovo modo di scrittura che non
distinguesse più, in modo radicale, la differenza tra poesia e prosa. In questi
anni si affermarono infatti il verso libero e la prosa d'arte (o prosa poetica)
che avvicinarono e confusero decisamente i due principali modi d'espressione
letteraria. Ecco, allora, che accanto ai poeti veri e propri come i
crepuscolari, emergono anche alcuni "frammentisti" che prediligevano
esprimersi tramite brevi prose liriche (Giovanni Boine, per esempio); oppure i
molti che, nelle loro opere, mescolavano i due stili (Vincenzo Cardarelli,
Piero Jahier, Ardengo Soffici) o che praticavano, in opere distinte, sia la
poesia in versi che quella in prosa (Giovanni Papini, Clemente Rebora, Camillo
Sbarbaro, Federigo Tozzi). Non furono esclusi alcuni autentici prosatori. A
proposito delle polemiche riguardanti la struttura e le scelte dell'antologia,
c'è da ricordare che Papini e Pancrazi, cinque anni dopo, fecero uscire
un'altra antologia che portava lo stesso titolo (prolungandosi però, per la
produzione letteraria riportata, fino al 1925). In quest'ultima i due
apportarono alcune modifiche concernenti l'aggiunta (o l'esclusione), la
revisione degli spazi e degli estratti di tutti o quasi gli autori selezionati;
di tale antologia parlerò in un altro post. La prima edizione di questa celebre
antologia è stata, in tempi piuttosto recenti, ristampata dall'editore
Crocetti.
Riporto infine i nomi
degli scrittori presenti in Poeti d'oggi
(1900-1920).
Fernando Agnoletti,
Riccardo Bacchelli, Antonio Baldini, Ugo Bernasconi, Giovanni Boine, Paolo
Buzzi, Dino Campana, Vincenzo Cardarelli, Emilio Cecchi, Bruno Cicognani,
Guelfo Civinini, Sergio Corazzini, Guido Da Verona, Grazia Deledda, Luciano
Folgore, Corrado Govoni, Guido Gozzano, Amalia Guglielminetti, Piero Jahier,
Carlo Linati, Giuseppe Lipparini, Gian Pietro Lucini, Filippo Tommaso
Marinetti, Fausto Maria Martini, Marino Moretti, Ercole Luigi Morselli, Nicola
Moscardelli, Ada Negri, Arturo Onofri, Aldo Palazzeschi, Alfredo Panzini,
Ferdinando Paolieri, Giovanni Papini, Enrico Pea, Mario Puccini, Clemente
Rebora, Rosso di San Secondo, Umberto Saba, Camillo Sbarbaro, Renato Serra,
Scipio Slataper, Ardengo Soffici, Enrico Thovez, Federigo Tozzi, Giuseppe
Ungaretti, Annie Vivanti.
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