Questa antologia
nacque a seguito del concorso di poesia indetto dall'Accademia Mondadori nel
1926. Dopo un lungo periodo di lettura dei volumi mandati all'editore dai tanti
poeti italiani che vollero partecipare al concorso, una commissione di esperti,
che decisero di rimanere anonimi, diede alle stampe l'antologia nel 1928.
Purtroppo, il risultato fu tutt'altro che soddisfacente: i trentadue poeti scelti
risultarono, alla lunga, poco rilevanti, ed oggi ben pochi si ricordano di
questa antologia che, pure, nell'anno in cui uscì, fece un certo scalpore. Chi
aveva indetto questo concorso poetico avrebbe voluto raccogliere i versi dei
migliori poeti in circolazione durante quel periodo specifico, non badando
all'età, né alla fama di ciascuno; ebbene si può dire con certezza che il tentativo fallì clamorosamente. Leggendola, si nota la presenza di Paolo
Buzzi: un poeta conosciuto che ebbe, negli anni d'oro del futurismo, un periodo
glorioso; vi compaiono poi altri nomi di poeti emergenti che non sono da
disprezzare come Augusto Garsia, Renzo Pezzani e Giacomo Prampolini, ma nulla
di più. Chi leggerà l'elenco (che riporto di seguito) degli scrittori scelti
dai curatori di questa vecchia antologia, probabilmente faticherà a trovare
qualche altro nome conosciuto, visto che, quasi tutti, ebbero il loro massimo
momento di fama proprio in queste pagine.
POETI NOVECENTO
Giovanni Bizzarri,
Gino Bonomi, Paolo Buzzi, Attilio Canilli, Alberto De Brosenbach, Mario De
Gaslini, Ettore De Nuvoli, Vincenzo De Simone, Bruno Fattori, Augusto Garsia,
Gentucca, Enrico Gerelli, Mario Ghisalberti, Elio Gianturco, Gino Gori, Carlo
Kutufà, Giuseppe Longo, Vittorio Malpassuti, Vittorio Mazzarella, Sebastiano
Mineo, G. Edoardo Mottini, Tullio Murri, Maria Nastasi, Renzo Pezzani,
Mariuccia Piceni, Giacomo Prampolini, Mariano Rugo, Anna Severino, Niccolò
Sigillino, Mario Toccolini, Mario Viscardini, G. Zuppone Strani.
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