Nacque a Bologna nel 1890 e morì a Forlì nel 1976. Nipote del patriota Aurelio Saffi, fu uno dei fondatori della rivista "La ronda", di cui fu anche codirettore. Laureatosi a Roma (ebbe compagno di studi Riccardo Bacchelli), si dedicò in seguito all'insegnamento. Nel 1944 fu nominato commissario dell'Accademia di Santa Cecilia e ricoprì tale carica per qualche anno. In vecchiaia abbandonò la capitale italiana per trasferirsi a San Varano, dove morì poco prima di compiere ottantasei anni. I suoi scritti, che si trovano, oltre che nella rivista citata, anche in "Lirica", mettono in mostra uno spirito poetico moderno, pronto a cogliere quei mutamenti sostanziali dello scrivere, tipici del primo ventennio del XX secolo, ovvero la scelta del "frammentismo" e del sovrapporsi continuo di prosa e poesia.
Testi
AUTUNNO E AMORE
Fra nebbie moventi traspaiono i colli autunnali,
traversate da voli e gridi verso i rami nudi e stillanti
e sotto gli alberi più vicini i campi lavorati che han bevuto tutto ieri e i giorni prima.
In questo paese della mia adolescenza, che gli occhi riaccolgono teneramente,
nel mattino penetrante le membra ancor del letto tiepide,
ecco i tuoi occhi nuovi,
lucidi e fissi, dove l'anima segue un suo pensoso sogno,
fresche pupille brune, che, per entro, lo sguardo è com'acqua su muschi verdescuri sotto un sottile vetro di ghiaccio,
ma come quando brilla su l'inverno il sereno,
ride, intorno a quegli occhi che non lo sanno, il tuo viso scolorito.
(Dalla rivista «Lirica», dicembre 1913)
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