TEOFILO VALENTI (Macerata 1884 - ?). Poeta di cui si conosce poco, fu un collaboratore della rivista "Lirica", pubblicò i seguenti volumi di poesie: Le visioni (1906), Lo specchio e la rosa (1921). I suoi versi appartengono all'area simbolista e decadente della nostra letteratura.
DIEGO VALERI (Piove di Sacco 1887 - Roma 1976). Poeta, traduttore e insegnante collaborò con "La Lettura", "La Diana" e "La Brigata". È l'autore dei seguenti volumi di versi: Monodia d'amore (1908), Le gaie tristezze (1913), Umana (1916), Crisalide (1919), Ariele (1924), Poesie vecchie e nuove (1930). Poeta dotato di una particolare grazia e di una accentuata discorsività seppe attingere da varie fonti pur mantenendo un'originalità e un timbro inequivocabile e personalissimo.
CARLO VALLINI (Milano 1885 - ivi 1920). Dopo alcune esperienze lavorative alquanto bizzarre si laureò e quindi professò l'insegnamento fino alla Grande Guerra a cui partecipò e da cui tornò gravemente ferito, e per tale motivo morì a soli 35 anni. Durante il periodo degli studi universitari conobbe Gozzano e altri poeti; la sua poesia è caratterizzata da un crepuscolarismo personale, volto alla meditazione ed alla colloquialità. Opere poetiche: Rinunzia (1907), Un giorno (1907).
FAUSTO VALSECCHI (Lecco 1891 - 1914). Poeta e traduttore, collaborò a "La Lettura" e a "Noi e il Mondo", le sue poesie furono pubblicate da varie riviste; soltanto nel 1966, all'interno del volume Versi e novelle, è stato possibile leggere la sua intera opera poetica. Molto vicino al crepuscolarismo, fu anche attratto dalle atmosfere decadenti.
GIUSEPPE VANNICOLA (Montegiorgio 1877 - Capri 1915). Poeta, musicista, narratore e traduttore, fece vita disordinata tra intensi periodi di lavoro e crisi mistiche improvvise. Le sue poesie e le sue prose poetiche risentono molto del clima decadente e trovano spesso spunto dall'esperienza musicale che per Vannicola fu fondamentale. Opere in versi e in prosa: Trittico della Vergine (1901), De profundis clamavi ad te (1905), Corde della grande Lira (1906).
ALESSANDRO VARALDO (Ventimiglia 1876 - Roma 1953). Giornalista, critico, commediografo e poeta, fu collaboratore della "Gazzetta del Popolo" e del "Messaggero". Frequentò il cenacolo genovese dei poeti simbolisti e pubblicò nel 1897 insieme ad Alessandro Giribaldi e Mario Malfettani Il 1° libro dei trittici; passò poi ad una lirica più meditativa e romantica in Marine liguri (1898) e Romanze e notturni (1904).
MARIO VENDITTI (Napoli 1889 - ivi 1964). Poeta, narratore e avvocato fu attivo collaboratore di "La Diana". I suoi volumi di versi spiccano per la presenza frequente di un'ironia originale e per un crepuscolarismo fantasioso. Opere poetiche: Albente Coelo (1906), Il terzetto (1911), Il cuore al trapezio (1921), Il nottambulo deluso (1931).
BRUNO VIGNOLA (Montebelluna 1878 - 1956). Poeta ed insegnante, collaborò alla "Diana" e pubblicò alcune raccolte di versi ispirati a una contemplazione malinconica a cui si uniscono un impressionismo ed una fantasia che lo avvicinano a Corrado Govoni. Opere poetiche: Rime del sogno e della ricordanza (1914), Gamma (1918).
GIUSEPPE VILLAROEL (Catania 1889 - Roma 1968). Poeta, narratore, critico letterario e giornalista, si laureò in Giurisprudenza e in Lettere, collaborò con varie riviste tra cui "La Diana". Fu poeta vicino al decadentismo soprattutto nelle prime raccolte: Pei chiostri dell'anima (1910), Le vie del silenzio (1914), La tavolozza e l'oboe (1918), La bellezza intravista (1923).
GUIDO VITALI (Milano 1881 - ?). Poeta, traduttore e insegnante, è autore di un libro di versi: Voci e cose d'uomini (1906) che fu lodato da Sergio Corazzini. I versi di Vitali si rifanno sicuramente ai classici ma evidenziano anche motivi derivanti dalla poetica decadente.
ALBERTO VIVIANI (Firenze 1894 - ivi 1970). Poeta, narratore e saggista, collaboratore di "Lacerba", abbracciò la poetica futurista anche se nei suoi versi a volte si ritrovano elementi vicini al crepuscolarismo. Opere poetiche principali: Il mio cuore (1914), Le ville silenziose (1915), Rose d'argento (1916).
MORNOR YADOLPHE (Mario Virgilio Garea Del Forno, 1881 - 1962). Poeta e narratore, dopo gli inizi classicheggianti si indirizzò verso il simbolismo ed il liberty poetico. Opere principali: I ricami dell'ombra (1920), I Nauti del Sogno (1929).
DONATELLO ZARLATTI (Giuseppe Zarlatti, ? - ?). Appartenne al cenacolo poetico romano orbitante intorno a Sergio Corazzini, collaborò a "Cronache Latine" e a "L'Italia Moderna". Sue liriche si rintracciano su varie riviste dei primissimi anni del Novecento ed hanno come tema dominante la musica, in particolare quella di Richard Wagner.
MARIO ZARLATTI (? - ?). Amico di Sergio Corazzini, fece parte del gruppo di poeti romani a lui vicini. Collaborò col "Gran Mondo", col "Giornale d'Arte" e con "Marforio". Scrisse poesie classicheggianti e decadenti.
REMIGIO ZENA (Gaspare Invrea, Torino 1850 - Genova 1917). Poeta e narratore, nato da famiglia aristocratica, si laureò in legge e divenne magistrato militare. Scrisse poesie che inizialmente risentono del clima scapigliato e in seguito dimostrano una sempre più spiccata vena ironica. Opere poetiche: Poesie grigie (1880), Le pellegrine (1894), Olympia (1905).
GIUSEPPE ZUCCA (Messina 1887 - Roma 1959). Poeta, narratore e giornalista, fondò la casa editrice "Il Fauno". Pubblicò alcuni volumi di poesie che in parte si rifanno al crepuscolarismo ed in parte alla poesia comica di Aldo Palazzeschi. Opere in versi: La lucerna (1913), Io (1919), Poesie 1912-1922 (1923).
Nessun commento:
Posta un commento